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I più giovani non lo ricorderanno in campo, ma il protagonista della storia che vi vogliamo raccontare oggi ha fatto sognare un'intera generazione di appassionati ai colori giallorossi, grazie alle sue reti ed all’attaccamento alla maglia che dimostrava ogni volta che scendeva sul rettangolo verde. Fortunato Loddi, grande e storico attaccante della storia dell’Unione Sportiva Lecce, è nato nel 1950 e tra il 1975 e il 1979 ha vestito la casacca giallorossa, conquistando una promozione in Serie B grazie anche ai suoi 14 gol in 31 partite e timbrando il cartellino anche in cadetteria, con 16 reti in 69 gare. Il centravanti romano era un attaccante fisico, capace però di giocare il pallone sia di destro che di sinistro. La sua carriera è iniziata in Serie D, nell’OMI Roma e nel Velletri, ma è stato il Sorrento a permettere a Fortunato di segnare con regolarità, attirando i dirigenti della Lazio, che hanno deciso di puntare su di lui. In biancoceleste, in realtà, Loddi ha giocato solo una partita di Coppa Italia, prima di trasferirsi nel suo amato Salento, luogo dove poi ha deciso di concludere la sua carriera, con le maglie di Casarano e Nardò, iniziando una nuova vita lontano dal calcio, ma vicino al cuore della gente. Adesso Loddi vive a Lecce, una città che lo ha stregato e dal quale ha scelto di non andare più via, una volta appese gli scarpini al chiodo. Se vi trovate nei pressi della splendida Piazza Duomo, potete ammirare il suo negozio di pelletteria ed utensili vari, nel quale Fortunato ha investito ciò che ha guadagnato nel calcio. Dopo la sua esperienza da giocatore, l’attaccante classe ’50 ha voluto allontanarsi da quel mondo, ma segue sempre con piacere le vicende dei giallorossi ed è un tifoso del suo Lecce, la squadra che lo ha reso celebre e grazie alla quale ha potuto conoscere ed ammirare questo piccolo angolo di paradiso.
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