Al via la sperimentazione di una nuova regola nel calcio: ecco quale
La prima fase di questa sperimentazione coinvolgerà solo il campionato Primavera ma presto potrebbe far parte del regolamento
Sempre più spesso si vedono nei campi di gioco e sugli spalti proteste per le continue perdite di tempo. In particolare, dai professionisti fino addirittura alle giovanili, ogni qualvolta una delle due squadre passa in vantaggio adotta tecniche per guadagnare secondi preziosi, soprattutto con la palla inattiva.
Sotto questo punto di vista, sono tanti i metodi utilizzati. Dalle punizioni battute dopo un'eternità, ai portieri che guadagnano secondi ogni volta che devono battere una rimessa dal fondo, fino al lanciare i palloni in campo dalla panchina (come accaduto nella finale playoff di Serie B tra Frosinone e Palermo nel 2018) o togliere i palloni dalle mani dei rattaccapalle, di modo da rallentare la ripresa del gioco. Questo atteggiamento è, a norma di regolamento, punito sempre con un'ammonizione e, anche se ciò molto spesso avviene, è chiaro che servono delle regole più rigide.
Nuove regole in arrivo contro le perdite di tempo
Per limitare le perdite di tempo è stato già fatto qualcosa. Infatti, da questa stagione, i giocatori che dovranno battere una rimessa laterale, non dovranno prendere il pallone dal rattaccapalle, ma da un cinesino posto fuori dal campo, sul quale obbligatoriamente ci deve essere sempre un pallone.
Non è tutto però. Infatti, l'IFAB (International Football Association Board) ha diramato nelle scorse settimane una nuova regola per limitare ancora di più le perdite di tempo: in particolare, se il portiere terrà il pallone in mano per più di otto secondi, il gioco riprenderà con un calcio d'angolo in favore degli avversari.
La sperimentazione partirà dal campionato Primavera
Questa regola entra in vigore da questa giornata del campionato Primavera. La prima partita nella quale ha esordito questa direttiva è stata Torino-Sassuolo, giocatasi ieri e terminata con il punteggio di 0-1 in favore degli ospiti. Questa prima fase della nuova direttiva sarà solo sperimentale, e per questo è stata resa obbligatoria solo per il campionato giovanile.
Ma è chiaro che se la sperimentazione dovesse dare risultati soddisfacenti, questa regola entrerà in vigore anche nei campionati professionistici. Da questo atteggiamento si può comunque constatare che, dopo anni di “battaglie” e proposte bocciate, è forse arrivato il momento di eliminare del tutto le perdite di tempo.