Lecce, due giocatori in prestito: quanto serve per prenderli a titolo definitivo
I giallorossi hanno concluso nella finestra estiva di mercato due prestiti, entrambi con dei possibili riscatti
Il Lecce da qualche tempo ha una politica di valorizzazione della propria rosa che porta la società ad acquistare a titolo definitivo la maggior parte dei calciatori.
Una politica, a detta del vice presidente dell'US Lecce Corrado Liguori, cominciata l'anno della retrocessione in B, quando la squadra dovette cedere giocatori i vari Barak, Deiola, Babacar e Farias:
La retrocessione ci ha fatto capire che la politica dei prestiti non porta da nessuna parte. Abbiamo dovuto restituire Babacar, Lapadula, Farias… Di sicuro non è la politica giusta per una società come il Lecce.
Il nostro nuovo percorso è iniziato già lo scorso anno, ma è chiaro che c'è bisogno di più sessioni per portare a termine un progetto così ambizioso.
Questa politica è stata poi seguita magistralmente dal direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino, che solo in un caso ha deciso di scendere a patti ed utilizzare la formula del prestito secco. Parliamo ovviamente di Samuel Umtiti. Ma quello è stato un evento irripetibile nella storia del Lecce.
Oltretutto, concentrarsi sullo scouting e sulla crescita dei giovani nel proprio vivaio permette alla società di ottenere delle preziose plusvalenze. Se andiamo a ritroso nelle scorse Serie A, ottime squadre costruite quasi interamente sui prestiti alla fine non hanno dato i loro frutti.
Parliamo della Cremonese e del Frosinone, squadre che tra le loro fila si sono dotate di giocatori in prestito secco, valorizzandoli per conto di altre squadre, basti pensare a Soulé, ceduto alla Roma dalla Juventus per 25 milioni di euro.
Ma ecco quanto spenderebbe il Lecce riscattando i propri due prestiti.