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Christian Maggio è stato presentato alla stampa come nuovo calciatore del Lecce. Di seguito le dichiarazioni del terzino giallorosso. IL RAPPORTO CON CORVINO E LA SCELTA DI LECCE –Il direttore Corvino l’ho conosciuto tanto tempo fa e mi fa piacere ritrovarlo. Arrivo a Lecce con grande entusiasmo, al di là dell’età. È una sfida ambiziosa, a me le scelte ambiziose piacciono molto. È una società seria che sta investendo molto sui giovani, penso che sia un punto di partenza importante. Sono contento di essere qui, voglio dare il massimo per raggiungere un obiettivo importante per la città”. NUMERO DI MAGLIA –Arrivo da una vita col numero 11, che era occupato. Ho trovato un altro numero molto importante che è il numero 2, con cui sono cresciuto da piccolo. È un numero che mi piace e lo tengo molto stretto”. LE SFIDE CON IL LECCE –Da avversario il Lecce è sempre stata una squadra importante, con una grande storia. Quando venivamo qui era sempre difficile giocarci contro. Affrontavi giocatori importanti”. LA TRATTATIVA –La trattativa è stata rapida, sabato ho rescisso e domenica è arrivata la chiamata del Lecce. Abbiamo chiuso in pochissime ore. Lì per lì la mia testa era un po’ svagata, arrivavo da un periodo non felice, poi parlando con la famiglia e col direttore abbiamo trovato serenamente l’accordo. Ho svoltato un po’ pagina, sono qui a lecce per crescere come uomo. Al di là dell’età c’è sempre da imparare”. CORINI –Ci ho giocato contro quando era al Chievo, io ero molto più giovane di lui. Ricordo di esserci incontrati qualche volta in partita e a quei tempi era un giocatore importante. Le sue doti calcistiche mi sono rimaste impresse”. IL CONTRATTO –Ho un’opzione per un’ulteriore anno, ho stimoli e passione per questo lavoro. Voglio dare il mio contributo e mettere al servizio della squadra la mia esperienza fin quando sarà possibile. Quello che succederà in futuro però non lo programmo, ora il mio obiettivo è far bene fino a fine campionato, poi decideremo con la società cosa fare”. IL LECCE –Qualche volta mi è capitato di vedere il Lecce, qui c’era il mio ex compagno Coda. A me piace molto come gioca la squadra, era partita non benissimo ma poi si è ripresa. È importante aver girato il girone d’andata vicini alle prime. La serie B è un campionato particolare, basta poco per ritrovarsi davanti in classifica. Bisogna voltare pagina da domani cercando di portare a casa un risultato positivo. Il Lecce ha tutte le carte in regola per ambire alla serie A, so che c’è un progetto di tre anni, so che non è un dramma se non dovesse arrivare la promozione ma qui c’è il potenziale per fare un grande campionato. Risalire subito non è facile, il primo anno a Benevento ho avuto tante difficoltà, è un modo diverso di giocare. Lo scorso anno ero preparato, sapevo a cosa andavo incontro e non ho avuto problemi. Quando una squadra scende dalla A è sempre difficile riproporsi, credo sia soprattutto una questione mentale”. LE MOTIVAZIONI –Non mi accontento mai. Ci sono stati momenti in cui ho pensato di smettere ma poi gli stimoli e la voglia sono tornati. I momenti difficili fanno parte della vita calcistica, ma finché c’è la passione è giusto continuare”. IL RAPPORTO CON I GIOVANI – A me piace lavorare con i giovani. Quando io ero giovane i più grandi mi insultavano pur di cercare di tirare fuori il calciatore che era dentro di me. Poi sono cresciuto e quando mi è capitato di trovare i giovani che volevano emergere mi avvicinavo a loro per tirare fuori il meglio che avevano, dando loro le mie considerazioni. Qui ho visto che ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di sfruttare le loro opportunità. Spero di essere d’aiuto e di dar loro un appoggio se ne avranno bisogno nei momenti di difficoltà”.
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