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Il gioco sviluppato dal Lecce di Liverani è affidato alla grande spinta dei terzini, spesso chiamati in causa nell'idea tattica del mister romano e fondamentali durante il possesso palla dei giallorossi. Calderoni, Venuti e Fiamozzi hanno sempre fornito ottime prestazioni, sfrecciando sulle corsie di competenza e rispondendo presente ogni volta che l’allenatore li ha schierati in campo. Oggi vi vogliamo parlare dell’ultimo dei tre, terzino di spinta classe '93. Partendo dalle giovanili del Varese, Fiamozzi è arrivato fino alla Serie A, solo assaggiata indossando la maglia del Genoa e giocando in uno degli stadi più belli della massima serie. Poi Frosinone, Pescara, Bari e ora Lecce, in una girandola di esperienze utile a farlo maturare per provare l’approdo stabile in uno dei tornei più difficili al mondo. In maglia giallorossa ha segnato all'esordio contro il Benevento, grazie ad un cross beffardo e letto male dal portiere Puggioni. Nel girone d’andata ha lottato per una maglia da titolare con Venuti e Lepore, trovandola per dieci volte, garantendo copertura in fase difensiva e qualità e buoni cross nella metà campo avversaria. Le sue doti sono ormai note ai tifosi del Lecce. Fiamozzi è il classico laterale a cui piace offendere e proporsi in avanti per servire gli attaccanti con cross vellutati. Al contrario di molti suo colleghi, in ogni caso, Riccardo è attento e preciso anche quando si tratta di dar manforte alla linea difensiva, fronteggiando discretamente anche avversari brevilinei e rapidi.

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Il terzino giallorosso, seppur giovane, ha tanta esperienza in Serie B, avendo più di 100 presenza all'attivo in cadetteria. Entusiasmo e voglia di imporsi con addosso questa maglia non gli mancano di certo, anche perché nel Salento ha trovato la continuità di prestazioni che, in alcune occasioni, gli è mancata nel corso della carriera. Il sogno di arrivare più in alto possibile è comune e Fiamozzi, insieme ad i suoi compagni, proverà a raggiungere vette ancora inesplorate. Già dalla gara di Venezia, sarà fondamentale rimanere concentrati e provare a portare a casa l’intera posta in palio, in qualunque modo, anche con un cross come quello di Benevento, magari non voluto ma sicuramente efficace.
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