Sicurezza e coraggio: Gallo contro l’Inter ha giocato un’ottima partita
L'analisi della partita contro l'Inter e dell'intero campionato disputato fino ad ora dall'esterno palermitano
Giocare a San Siro, contro un’avversaria così forte, in uno stadio sold out che spinge la squadra di casa non è facile per nessuno. Il Lecce di D’Aversa, però, rispetto a quanto proposto dalla squadra giallorossa nella passata stagione con Baroni in panchina, è sceso in campo con coraggio, voglia di dimostrare il proprio valore ed, a tratti, un atteggiamento intraprendente.
La partita di Gallo
Buona prestazione in entrambe le fasi, garantisce spinta sulla fascia a supporto di Banda e dietro concede poco, attento anche nelle diagonali.
Questa è stata la descrizione della sua partita a nostro avviso, condita da un 6.5 che rappresenta quanto buono fatto dal laterale nei 90 minuti di gioco.
L’ex Palermo ha difeso con ordine, non soffrendo praticamente mai le folate offensive di Darmian, un difensore che ieri è stato schierato come quinto di centrocampo a causa dell’emergenza che ha colpito la truppa di Inzaghi, arrivata alla sfida contro il Lecce senza Dumfries e Cuadrado. Gallo, inoltre, si è reso pericoloso anche in fase offensiva, con una conclusione da fuori, terminato di poco sopra la traversa della porta difesa da Sommer, ed un cross al centro non sfruttato al meglio da Strefezza alla fine del primo tempo.
Il ballottaggio con Dorgu
Antonino Gallo fino ad ora ha giocato 14 partite. In 7 di queste è partito da titolare, mentre nelle altre 7 è subentrato a Dorgu. Il Lecce ha trovato stabilità ed equilibrio quando D’Aversa ha alternato i suoi due laterali sinistri, facendo partire dall’inizio il palermitano e permettendo al giovane laterale danese di subentrare, sfruttando le sue caratteristiche maggiormente offensive. Gallo è alla seconda stagione in Serie A e questo potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione. La sua presenza è fondamentale anche per la crescita di Dorgu, il quale può imparare dal suo compagno di reparto e crescere senza fretta, consapevole che sulla fascia la concorrenza è quella giusta. Per entrambi, in ogni caso, la presenza dell’altro è un ottimo modo per non abbassare la guardia e rimanere concentrati e sul pezzo, alla ricerca costante di una maglia da titolare.