Calderoni: "Non ho mai più trovato un pubblico come quello salentino"
Le parole dell'ex terzino giallorosso, protagonista di tre stagioni con la maglia del Lecce
Marco Calderoni, ex terzino del Lecce, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale si è raccontato tra passato, presente e futuro.
Salvezza del Lecce
È stata una grande cavalcata, un grandissimo lavoro. Il momento decisivo è stato in occasione della gara contro la Salernitana, che è stato lo spartiacque per entrambe le formazioni. Gotti ha letto benissimo quella partita e poi da lì è stato tutto in discesa.
L’arrivo di Gotti
È stato bravo a ricompattare subito l’ambiente, si è riaccesa quella fiammella che si era spenta. Dal suo rientro anche il pubblico è tornato a credere nell’obiettivo che stava per sfuggire.
La carica del popolo salentino
In termini di punti può incidere tantissimo. Da quando sono andato via non ho mai più trovato un pubblico così. Quando sei senza forze negli ultimi minuti ti danno un grande aiuto, è qualcosa che non tutte le piazze hanno. Altrove si canta e si tifa, ma a Lecce percepisci delle sensazioni differenti, è come se giocassero la partita al tuo fianco.
La crescita di Antonino Gallo
La sua crescita è sotto gli occhi di tutti. Quando è arrivato a Lecce era la prima esperienza lontano da casa e si è dovuto adattare. È stato bravissimo a farsi trovare pronto e sfruttare le possibilità. Non gli ha regalato niente nessuno.
L’amore del presidente
Quello che mi ha sempre impressionato del presidente è che lui è il primo tifoso. Quando parla, parla a nome della gente e ti fa capire l’attaccamento che c’è quando indossi la maglia del Lecce. Credo che in giro ci siano pochi presidenti come Saverio Sticchi Damiani, mette prima di tutto l’interesse del Lecce e questo non è da tutti.
Pantaleo Corvino
Lui ha riprogrammato la società con i giovani, un’attenzione che prima non c’era. È stato bravo a dare ossigeno economico al club e il suo lavoro è stato fondamentale.
Il suo futuro
Io sto cercando una squadra in zona, perché oramai ci siamo stabilizzati qui a Lecce, oppure se vado fuori vado da solo. Oltre però al terreno di gioco, nel corso degli ultimi anni ho ripreso a studiare e quest’anno dovrò concludere il mio percorso di studi per laurearmi in scienze motorie. Una volta appesi gli scarpini al chiodo mi piacerebbe lavorare con i giovani e seguire da vicino il loro percorso di crescita nel mondo del pallone.