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Sticchi Damiani al Corriere dello Sport

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha parlato anche al Nuovo Quotidiano di Puglia:

Nel primo tempo ho visto un buon Lecce. Non era nella sua giornata migliore, ma è stato ordinato e ha rischiato pochissimo, pur creando un solo pericolo vero nell'area avversaria.

Nella ripresa, invece, l'andamento del match è mutato. Era evidente che l'Udinese stesse spingendo con maggiore intensità alla ricerca del vantaggio, che però non arrivava. Poi c'è stata la punizione battuta magistralmente da Zemura con una parabola velenosa sulla quale Falcone non ha potuto nulla. 

Il grande rammarico é legato al fatto che il calcio piazzato sia nato da una ingenuità che abbiamo commesso al limite della nostra area e che ci è costata a caro prezzo. 

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Non so se il problema sia questo - afferma Sticchi Damiani - Ma penso che si debba guardare a quanto abbiamo messo in mostra con il "Toro" per ritrovare l'equilibrio evidenziato con i granata, ma anche tutti gli altri aspetti positivi emersi nel confronto con l'undici diretto da Vanoli. E indispensabile riuscire a mantenere la nostra identità anche nei frangenti nei quali, per qualche motivo, non siamo brillanti.

Il massimo esponente della società giallorossa mantiene la barra dritta, come si conviene a chi regge le sorti di un club: Devo guardare al percorso. Non alla singola gara. 

C'è da lavorare per crescere, limando i difetti e provando ad esaltare i pregi. È ciò che Gotti ed il suo staff stanno facendo sin dal ritiro pre-campionato. In questo senso la pausa giunge al momento opportuno.

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