Tricase, labrador trovato impiccato su un balcone: denunciata la padrona
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Tragico epilogo a Tricase, comune in provincia di Lecce. Un cane è rimasto impiccato mentre provava a scappare dal balcone dove era stato incatenato dai propri padroni. La bestiola, di razza Labrador di circa 4 anni, era stata lasciata dai padroni da sola per ore. Presumibilmente stretto dallo sconforto dell’abbandono ha provato la fuga spingendolo a lanciarsi dalla ringhiera, ma è rimasto sospeso alla catena a cui era legato ed è morto soffocato.
Ad avvisare la Polizia locale sono stati diversi vicini di casa dei padroni, quando hanno sentito i guaiti di sofferenza del povero Labrador.
Sul luogo sono giunti oltre ai Vigili anche il personale dell’Asl, gli agenti della Polizia giudiziaria delle guardie zoofile e i Vigili del fuoco che hanno spostato il corpo della povera bestiola. Per la padrona è scattata una querela e una sanzione.
Legge che punisce l’abbandono di animali
L’abbandono di animali è un reato contravvenzionale che il nostro ordinamento prevede e punisce all’articolo 727 del codice penale.
Tale norma, in particolare, prevede testualmente che:
Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.
Le fattispecie punite, quindi, sono due: l’abbandono di animali e la loro detenzione in condizioni che contrastano con la natura e generano sofferenze.
Caratteristiche del reato
Trattasi di reato comune, di competenza del Tribunale in composizione monocratica e perseguibile d’ufficio.
L’elemento soggettivo richiesto è quello della colpa.
La ratio legis di tale reato deve essere rinvenuta nell’esigenza che venga tutelato il sentimento di comune pietà verso gli animali e nell’obiettivo di promuovere l’educazione civile attraverso la lotta all’insensibilità e alla crudeltà.
Gli animali, infatti, vanno visti come esseri senzienti, dotati di una propria sensibilità e in grado di percepire il dolore che può derivare dall’abbandono e dalla mancanza di adeguate attenzioni.
Legge numero 189/2004 – cosa dice?
La norma di cui all’articolo 727 c.p., prima dell’intervento della legge numero 189/2004, era l’unica che sanzionava comportamenti idonei a provocare sofferenza agli animali ed era rubricata “maltrattamento di animali”.
A seguito dell’intervento normativo del 2004, invece, oggi la tutela degli animali nell’ordinamento italiano risulta rafforzata, grazie all’inserimento, nel libro II del codice penale, del titolo IX bis relativo ai delitti contro il sentimento per gli animali.
Divenuto quello di cui all’articolo 727 c.p. reato che punisce l’abbandono di animali, il maltrattamento è stato ricondotto al nuovo art. 544-ter e per esso è stato previsto un più grave regime sanzionatorio.
La stessa legge numero 189/2004 ha, inoltre, introdotto i delitti di uccisione di animali (articolo 544 bis), di organizzazione di spettacoli o manifestazioni che provochino sevizie per gli animali (articolo 544 quater) e di organizzazione di combattimenti tra animali (articolo 544 quinquies).
Concetto di abbandono
Ma cosa si intende specificatamente per abbandono di animali?
Il concetto di abbandono va ricondotto alla trascuratezza o al disinteresse verso l’animale e non invece all’incrudelimento nei suoi confronti o all’inflizione di sofferenze gratuite, atteggiamenti puniti con il reato di maltrattamento.
L’abbandono, in ogni caso, non va individuato nella sola precisa volontà di abbandonare l’animale, ma nell’intento più generale di non prendersene più cura nella consapevolezza dell’incapacità dell’animale di provvedere autonomamente a se stesso.
L’abbandono di animali nella giurisprudenza
In tema di abbandono di animali, sono diverse le fattispecie passate al vaglio della Corte di Cassazione che, di volta in volta, ha considerato tale la condotta di chi:
- abbia affidato il proprio cane a un canile omettendo poi di ritirarlo,
- quella di chi ha lasciato il proprio animale domestico nel giardino di casa per per partire per le vacanze, et similia.