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In questi giorni stiamo sognando, inutile negarlo. Stiamo rivivendo emozioni e sensazioni che i sei anni di Lega Pro avevano cancellato e abbiamo la consapevolezza di poter entrare nella storia, compiendo un'impresa epica ed inimmaginabile. In realtà, questa sarebbe una promozione diversa da tutte le altre, anche perché arriverebbe dopo parecchi anni bui, conditi da delusioni e sconfitte contro avversari e squadre modeste. Il Lecce finalmente sembra essere tornato. La squadra che da piccoli ci ha fatto innamorare, grazie alla spavalderia ed alla sfrontatezza che ogni Domenica dimostrava in campo, pare davvero essere riapparsa magicamente, pronta a riprendersi tutte le rivincite che merita e che aspettavamo. Oggi, in ogni caso, vorremmo parlarvi dell'ultima stagione in B dei giallorossi, quella 2009/2010, annata che culminò con una promozione meritata. Quella'anno sulla panchina dei salentini sedeva Mister De Canio, tecnico competente e capace, abile nello sfruttare tutti gli uomini a sua disposizione. Quel Lecce giocava un ottimo calcio, divertente e spettacolare, simile a quello che Liverani ci sta facendo vedere durante questo campionato. Abbiamo riavvolto il nastro dei ricordi e siamo andati a spulciare le statistiche ed i numeri di quel torneo, trovando due similitudini che lasciano ben sperare i romantici del pallone e imprecare gli scaramantici, sempre attenti a non nominare qualcosa che possa portare sfortuna. Noi, che scaramantici non siamo, ci affidiamo al buon Giambattista Vico, il quale parlava di "corsi e ricorsi storici". Crediamo, infatti, che la storia si possa ripetere e che i campionati si somiglino e per questo di seguito vi faremo notare due dati che, guardando i numeri, balzano subito all'occhio. Innanzitutto anche quella stagione il Lecce poté contare su diversi turni casalinghi consecutivi, esattamente quattro, inanellando successi a ripetizione che lo proiettarono in testa alla classifica. Anche la truppa di Liverani ha conquistato ben nove punti in casa in tre gare, raggiungendo cosi la vetta assoluta, grazie al triplo turno tra le proprie mura. La compagine di De Canio giocò addirittura quattro volte di fila al " Via Del Mare ", battendo in serie: Reggina, Salernitana, Gallipoli ed Empoli. In effetti, una partita di queste quattro era in " trasferta ", contro la formazione giallorossa gallipolina allenata da Giannini che in quella stagione giocò nell'impianto leccese. L'altra analogia con il campionato 2009/2010 riguarda le roboanti sconfitte ottenute contro il Cittadella. Il Lecce di De Canio perse 5 a 1 in casa contro i veneti. Ardemagni e compagni distrussero i salentini che riuscirono a trovare la via del goal solo grazie ad un rigore di Corvia. Quest'anno il tonfo del "Tombolato" lo ricordiamo tutti, se non altro perché è stata probabilmente la chiave di volta della stagione, rappresentando una sveglia per tutto l'ambiente. Adesso c'è la Cremonese. In Serie B non giochiamo contro i grigio rossi da tanti anni e per questo non vi tedieremo ancora con altri riferimenti storici. Ci auguriamo che anche in Lombardia il Lecce faccia la sua partita, cercando di imporre il proprio gioco attraverso palleggio e qualità tecniche. Questa squadra sa di poter lottare per realizzare un sogno ed in fondo lo sappiamo anche noi: nulla è impossibile, se ci credi veramente.
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