A Lecce tutte le grandi storicamente hanno fatto fatica.
Milan, Inter e Juventus, anche quando in campionato dominavano o vincevano in Europa, al Via Del Mare hanno lasciato punti preziosi, perdendo o pareggiando contro la compagine giallorossa di turno.
A dire il vero, il
20 febbraio del 2011 nel Salento si è presentata una
Juventus tutt’altro che imbattibile. I bianconeri allenati da
Del Neri sono scesi in campo con tanti buoni giocatori, ma senza un’identità di squadra forte e precisa.
Dopo pochi minuti
Di Michele, scappando sul filo del fuorigioco, ha sorpreso la difesa juventina e costretto Buffon a toccare il pallone con le mani fuori dall’area di rigore. Dopo l’espulsione del numero 1 bianconero è stato un monologo
Lecce che, con i gol di
Mesbah prima e
Bertolacci poi, ha liquidato la pratica, sfiorando più volte la rete del 3 a 0, un passivo che sarebbe rimasto nella storia del club salentino.
Quel Lecce alla fine ha conquistato la salvezza. Era una squadra forte, che lottava per la maglia giallorossa, al di là di quello che la storia ci ha raccontato.