Dal 4-3-3 al 3-5-2: Baroni sa come cambiare il Lecce
IL MODULO
Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa dopo la sfida contro l'Ascoli, ammettendo di aver stravolto la squadra nel finale di gara mercoledì scorso, per provare in tutti i modi a conquistare i tre punti.
Al minuto 89' il tecnico giallorosso ha deciso di schierare i suoi in campo con un insolito 3-5-2, nel quale Blin aveva il ruolo di centrale difensivo e Strefezza doveva accompagnare Coda nelle sortite offensive giallorosse.
In passato avevamo notato quanto Baroni fosse legato al suo 4-3-3 e spesso il tecnico giallorosso ha subito anche feroci critiche per questo.
Nell'ultimo periodo, però, anche per sfruttare la profondità e le caratteristiche naturali dei suoi giocatori, l'ex allenatore della Reggina ha provato a partita in corso il 4-2-3-1 con Hjumand e Blin ad agire davanti alla difesa e Rodriguez alla spalle di Coda, in appoggio all'attaccante campano.
Mai prima d'ora, invece, aveva proposto questo particolare 3-5-2 che, in ogni caso, a nostro avviso è stato più frutto dell'emergenza del momento che dalla voglia di provare qualcosa di nuovo.
Certo è che Baroni ha tanta abbondanza ed una volta recuperati tutti gli effettivi potrà davvero sbizzarrirsi come meglio crede, per non dare punti di riferimento agli allenatori avversari.
Il Lecce di questa stagione ha costruito le sue fortune sul 4-3-3 ma è importante che il tecnico giallorosso abbia alternative in serbo per sparigliare le carte in partite chiuse e difficili da sbloccare.