Un Lecce imbarazzante rende perfetto il Como
L’ultimo editoriale del 2024 in seguito alla pesante sconfitta dello stadio Sinigaglia
Davvero irriconoscibile il Lecce sceso in campo al Sinigaglia contro il Como. Una squadra persa, svuotata, arrendevole e senza identità. Noi siamo i primi a giustificare i risultati negativi, soprattutto perché non dimentichiamo un organico in "riserva" a causa degli infortuni, squalifiche ed espulsioni, ma non abbiamo mai giustificato né lo faremo oggi, le prestazioni. Quelle non devono mancare mai.
La cattiveria agonistica, la voglia di emergere, la combattività devono essere componenti dalle quali il Lecce non può e non deve prescindere! Tutti devono tenere bene a mente, anche Giampaolo, che questa squadra si salverà, se ci riuscirà, se non rinuncerà alla sua identità.
E qual è? Semplice, è quella che contro il Como non si è vista, neanche intravista. Non abbiamo visto niente di ciò che ci era piaciuto nelle ultime partite ma abbiamo ammirato i lanci orrendi di Falcone a favore degli avversari, passando per le imprecisioni tecniche anche nei passaggi più semplici, fino alla mancata pressione alta che quando è stata fatta era supponente e superficiale. Tutti i duelli persi, le seconde palle anche, le disattenzioni già al primo minuto con palla regalata da Rafia a Cutrone e traversa dell'attaccante.
Ma siamo impazziti? Questa squadra si deve salvare, non può giocare solo di fioretto. Anche il tecnico giallorosso ci ha messo del suo perché questa era la partita in cui poteva rilanciare Ramadani. Se non c'è Berisha per qualche motivo deve giocare lui e tutte quelle falle clamorose a centrocampo probabilmente non si sarebbero viste. Pierret e Kaba, reduci da infortunio, possono entrare in campo in corsa per riprendere la forma ma non dall'inizio. Sennò sei costretto dopo 45' a togliere il primo per mettere il secondo che ancora non è lui e si vede.
Conseguenze? Soffre tutta la squadra con gli avversari che si infilano ovunque ed il povero Coulibaly (che non è un robot) a coprire per tutti. Anche Rafia è stato irriconoscibile, a proposito di robot ed andava sostituito. Vogliamo limitarci a parlare del centrocampo perché se dovessimo iniziare a parlare della prova vergognosa di Krstovic non finiremmo più di scrivere. Il Lecce è passato in svantaggio e non ha avuto la forza di replicare, neanche un accenno di reazione. Ha subito il secondo e l'elettroencefalogramma è risultato comunque piatto.
Cosa ne deduciamo? Che la partita è stata preparata male, interpretata male e condotta anche peggio. Non va bene per niente. Como-Lecce era uno scontro diretto ma era come se giocasse una squadra di serie A contro una di serie C e questo non deve più accadere, perché il Lecce, il vero Lecce, tutto è tranne che una squadra di terza categoria.
Ora che si rimbocchino tutti le maniche immediatamente e rispondano sul campo a questa prestazione imbarazzante con annessa sconfitta. La prossima sarà ancora uno scontro diretto, probabilmente verrà recuperato qualcuno ma questo non può bastare se "l'animus pugnandi" resta sotto le coperte, al caldo, a casa.