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A volte il talento non basta e, nonostante le qualità e la classe siano di categoria superiore, il sogno di diventare un calciatore professionista a grandi livelli resta chiuso nel cassetto. Questo è quello che in breve è accaduto a Nelson Bustamante, talentuoso fantasista classe ’93, nato a San Bernando in Cile. Fin da giovanissimo il trequartista è stato considerato una promessa del calcio, grazie alla sua capacità di calciare con entrambi i piedi e di saltare gli avversari con estrema facilità. Le sue doti sono state notate ed accudite dal procuratore Curaz che, nonostante il fisico minuto ed i soli 160 cm d’altezza del folletto cileno, ha creduto in lui, portandolo in Europa, per proporlo ai club più importanti del panorama calcistico internazionale. Dopo i rifiuti di Inter e Real Madrid, Nelson ha trovato nel Brescia l’unica squadra pronta a puntare davvero sulle sue qualità. Sebbene con le Rondinelle Bustamante sembrasse sempre al centro del gioco e capace di determinare le partite, la società lombarda ha deciso di cederlo al Bologna. Anche con i felsinei l’avventura è durata poco, giusto il tempo di disputare 6 partite con la Primavera rossoblù. Lecce è stata una tappa fondamentale della sua carriera, con l’esordio tra i professionisti e la possibilità di mettersi in mostra in Lega Pro. Alla fine in Salento saranno 4 le presenze di Bustamante, autore anche di un gol nel 5 a 1 rifilato dai giallorossi all’Aprilia, in Coppa Italia di Serie C. Matera, invece, ha rappresentato l’ultima vera occasione per il folletto cileno che, prima di tornare in patria, ha militato anche nella Virtus Bolzano e nell’ASDC Verbania, in Serie D. Ed ora? Abbiamo fatto un po’ di ricerche per capire che fine avesse fatto quello che tutti consideravano il nuovo Messi cileno ed abbiamo capito, anche attraverso il profilo Instagram ufficiale del ragazzo, che Bustamante è tornato in Cile ed adesso si diverte a giocare in patria, non a livello professionistico. Ufficialmente il classe ’93 è svincolato dal 1° gennaio 2019, dopo una breve esperienza nelle serie minori del suo Paese d’origine. Chissà che Bustamante non decida di rilanciarsi nel mondo del calcio, quantomeno a livello locale. In fondo il talento era evidente, così come le sue capacità con il pallone tra i piedi. A quelle latitudine si dà maggiore importanza alla tecnica ed il gioco è meno fisico, ragion per cui il fantasista cileno può ancora inventare giocate di alto livello.
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