Barbas: "Se mi chiama il Lecce torno di corsa. Baroni è molto bravo, ne capisce"
Le parole dell'ex stella del Lecce Beto Barbas
Juan Barbas ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
Ha ritrovato Baroni.
“Domenica ho visto anche quanto è bravo Lautaro Martinez. Marco sono andato a trovarlo in albergo sabato, prima di andare alla festa dei tifosi salentini. Era forte come difensore, è molto bravo come allenatore. È stata una grande emozione rivederlo. Come tutte le emozioni che sto vivendo da quando sono sbarcato a Malpensa. Si sta benissimo a Lecce, ho un ricordo fantastico”.
Dove abitava nel Salento?
“Vicino al centro, non proprio al centro storico. Ho un ricordo meraviglioso di Piazza Mazzini, Sant'Oronzo, ma soprattutto delle pittule".
Guarda il Lecce in Argentina?
“Ogni tanto lo fanno vedere e lo seguo. Giocano bene, stanno facendo qualcosa di importante. Hanno ottimi giovani che fanno giocare ed un allenatore che ne capisce.
Mi piace il Lecce per come gioca di squadra. Ammiro Strefezza che ha grande tecnica".
Si aspettava un Napoli così?
“Lo seguo spesso perchè viene trasmesso spesso in Argentina. Ha un gioco giusto, Spalletti è davvero molto bravo e penso possa andare avanti anche in Champions League”.
Ora dove vive?
“A Buenos Aires. Ho tre figlie di cui sono orgoglioso. Una lavora in banca, un'altra è un avvocato e la terza lavora nell'abbigliamento”.
Gioia Mondiale.
“Messi meritava di vincerlo. È un numero uno, non l'ho mai conosciuto però. Ci mancava un mondiale. Penso che il dolore per la morte di Maradona sia stato qualcosa di incredibile per quel che è stato Diego anche se il Mondiale ha dato respiro ad un paese ancora molto in crisi”.
Come se la passa?
“Devo continuare a lavorare e da noi di lavoro ce n'è poco. Ho guadagnato da calciatore ma ai miei tempi c'erano la lira e la peseta. Vorrei continuare ad allevare i giovani”.
Se le fanno una proposta per allenare i ragazzi da noi?
“Torno di corsa”.