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In attesa dell'Europeo che vedrà impegnata la Nazionale maggiore campione in carica, a farci vivere le notti magiche è l’Under 17, che si impone sul Portogallo per 3 a 0 e diventa Campione d’Europa di categoria. 

Gli azzurrini guidati da Massimiliano Favo si impongono con un risultato netto. Rotondo. Mai in discussione. Una partita perfetta che mette in luce le abilità dei baby azzurri e ci fa sperare in un futuro florido. 

L’Italia parte subito forte con un gol di Coletta al minuto 7, per poi trovare il raddoppio con un gran gol del talentino Camarda, il sedicenne che nella stagione appena terminata ha esordito col Milan diventando il più giovane debuttante di sempre in Serie A. 

Lo stesso Camarda sigla poi il definitivo 3 a 0 nel secondo tempo, firmando la doppietta al termine di una grande azione corale.

Ma oltre a Camarda, la partita ci ha permesso di intravedere anche le doti di Coletta, di Liberali e dell’assistman Cama, autore di due passaggi decisivi ai compagni.

L'anno scorso un altra gioia

E pensare che solo un anno fa capitan Faticanti alzava un'altra coppa, quella dell’Europeo Under 19, ancora una volta contro il Portogallo. In quell’occasione l’Italia si impose per una rete a zero grazie al gol di Kayode, oggi in forza alla Fiorentina dove ha disputato una stagione da protagonista anche a causa dell’infortunio di Dodò

Sempre lo scorso anno, un’altra Under andò vicina ad un altro risultato incedibile, ovvero la vittoria del Campionato Mondiale Under 20. In questo caso però, gli azzurri persero la finale di categoria per 1 a 0 contro la selezione dell’Uruguay, con un gol giunto nel finale di partita dal sapore amarissimo.

Ma i giovani fanno fatica a trovare spazio in Serie A

Se in Italia il talento sembra esserci, ed essere anche abbondante, i giovani faticano a trovar spazio tra le prime squadre del massimo campionato di calcio italiano. 

Mentre in Spagna il Barcellona ha come spina dorsale i giovanissimi Gavi e Pedri e non ha paura di far giocare da titolare in una partita di Champions League il diciassettenne Pau Cubarsì, in Italia si preferisce andare sul sicuro. 

Ecco allora che ci si sorprende per due partite di Camarda in prima squadra in cui gioca solo alcuni sprazzi, o per le prestazioni super di Chaka Traoré del Milan che poi viene girato in prestito al Palermo. O ancora i giovani Jan-Carlo Simic e Alex Jiménez che debuttano in prima squadra solo a causa degli infortuni di titolari e riserve. 

Sono poche le squadre che puntano davvero sui giovani e non hanno paura di buttarli nella mischia. Squadre come il Lecce o l’Empoli puntano molto sul settore giovanile, utilizzato come serbatoio non solo per rinfoltire i ranghi della prima squadra, ma qualora siano validi, anche farli giocare. 

Ecco allora come il Lecce si ritrova per le mani giocatori dal futuro prospero come Dorgu e Berisha o l’Empoli, con gli italiani Baldanzi, Parisi o Fazzini.

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