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Nonostante la sconfitta all'esordio in campionato, l'Hdl Nardò Basket ha mostrato segnali positivi nella gara contro Carpegna Prosciutto Basket Pesaro, che si è imposta senza troppe difficoltà. Tuttavia, nella prestazione dei padroni di casa ci sono stati sprazzi di buon gioco che fanno ben sperare per il futuro. La sfida iniziale del campionato sembrava già sbilanciata, con Nardò, una squadra emergente, di fronte a Pesaro, erede della storica Scavolini, una delle principali candidate alla promozione. Il match ha seguito uno schema piuttosto lineare: Nardò è partita con intensità, ma Pesaro ha rapidamente preso il controllo, complice qualche disattenzione da parte del Toro, che ha pagato caro contro avversari di tale calibro.

Il primo quintetto della stagione, composto da Woodson, Mouaha, Stewart Jr., Ebeling e Iannuzzi, ha avuto un inizio fulminante, accompagnato dal calore del Pala San Giuseppe, quasi tutto esaurito. I canestri di Iannuzzi, Woodson (da tre), Mouaha e Stewart Jr. hanno subito messo in difficoltà Pesaro, che ha impiegato quasi quattro minuti per segnare il suo primo canestro. La squadra di coach Sacripanti, però, ha saputo reagire grazie all'esperienza e al talento dei suoi giocatori, con Zanotti a guidare il recupero. Il coach di Nardò, Dalmonte, ha risposto con cambi tattici, inserendo Zugno, Donadio, Nikolic e, successivamente, Thioune. Nonostante la rotazione di uomini, Nardò è riuscita a mantenere un piccolo vantaggio alla fine del primo quarto, chiudendo sul 16-12.

Nel secondo quarto, Donadio ha dato il via alle marcature, ma subito dopo Maretto ha risposto per Pesaro. Nardò ha aumentato l'intensità difensiva, ma ha pagato in fase offensiva con percentuali di tiro meno brillanti. Il ritmo della partita è calato, e i granata hanno commesso errori che Pesaro ha subito trasformato in punti, portandosi sul 18-23. A questo punto, Dalmonte ha rimesso in campo Woodson e Mouaha per cercare di arginare la fuga degli avversari, che sono riusciti ad arrivare fino a +12. Nonostante alcuni canestri di Ebeling e Nikolic, Pesaro si è dimostrata infallibile al tiro, allungando fino al 27-45 all'intervallo.

Nella ripresa, la situazione non è migliorata per Nardò, che si è trovata a dover affrontare una scalata quasi impossibile. Woodson ha provato a guidare i suoi nel momento più difficile, ma nonostante qualche tentativo di ridurre il divario, il gap rimaneva ampio. A due minuti dalla fine del terzo quarto, il distacco era di 18 punti, e nonostante i tentativi di Woodson e la buona prova difensiva, Pesaro ha continuato a colpire con regolarità, chiudendo il periodo sul 55-75.

L'ultimo quarto è stato segnato da un tentativo di rimonta dei padroni di casa, guidati da Woodson e Stewart Jr., ma il quarto fallo dello stesso Woodson ha complicato ulteriormente le cose. Nonostante ciò, Nardò ha ridotto lo svantaggio fino a -10, e la partita è diventata un combattimento serrato negli ultimi tre minuti. Con 57 secondi sul cronometro e un vantaggio di 10 punti, Sacripanti ha chiamato il time-out per Pesaro, a testimonianza della sorpresa per la reazione di Nardò. Tuttavia, il tempo rimasto non è stato sufficiente per completare la rimonta, e la partita si è conclusa con la vittoria di Pesaro per 86-78.

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