Ruffano, un uomo è stato arrestato per violenze sulla madre
Secondo quanto riferito dalla donna, l’uomo, dopo averla spinta facendola cadere violentemente a terra, le ha sottratto le chiavi dell’auto, nonostante non avesse la patente di guida.
Ruffano, 13 febbraio - Un uomo di 49 anni è stato arrestato ieri pomeriggio dopo aver minacciato di morte e aggredito fisicamente la madre. La donna, spaventata, ha chiamato il numero di emergenza “113” segnalando l’incidente.
Secondo quanto riferito dalla donna, l’uomo, dopo averla spinta facendola cadere violentemente a terra, le ha sottratto le chiavi dell’auto, nonostante non avesse la patente di guida.
Gli agenti della Sezione Volanti hanno immediatamente rintracciato l’auto segnalata e individuato l’uomo mentre entrava in un bar. L’uomo si è dimostrato subito ostile, opponendo resistenza al controllo di polizia e urlando frasi ingiuriose verso gli agenti, incurante dei numerosi passanti che si erano avvicinati.
Un altro equipaggio della Sezione Volanti ha raggiunto l’abitazione della donna aggredita, che era talmente agitata da necessitare dell’intervento di personale sanitario. La donna ha riferito che il figlio era solito aggredirla e minacciarla di morte.
La lite di quel pomeriggio era scoppiata perché l’uomo pretendeva le chiavi dell’auto, nonostante gli fosse stata ritirata la patente. Dopo aver spinto la madre a terra e aver preso le chiavi, l’uomo ha lasciato l’abitazione dichiarando di dover sparare a alcune persone residenti in quel luogo.
L’uomo è stato fermato dai poliziotti e accompagnato presso gli uffici, nonostante si opponesse con forza, sia per entrare nell’abitacolo della volante, dove continuava a sferrare calci e pugni e a proferire ingiurie e minacce di vario genere verso gli agenti, sia nei locali della Questura.
Nel frattempo, l’ex moglie del 49enne si è presentata presso l’Ufficio Denunce per sporgere denuncia contro di lui per molestie telefoniche e minacce nei suoi confronti e nei confronti del figlio.
L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e il P.M. di turno ha disposto la sua traduzione presso la Casa Circondariale di Lecce. La comunità locale è rimasta scioccata da questo incidente, che ha messo in luce la tragica realtà della violenza domestica.