De Siervo: "Contemporaneità nelle ultime giornate? Non si può giocare tutti insieme"
L'amministratore delegato della Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il campionato italiano
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato a margine degli eventi legati alla finale di Coppa Italia, che si disputerà domani sera (mercoledì 15 maggio, ore 21.00) allo stadio Olimpico di Roma. Il match vedrà protagoniste Atalanta e Juventus, nel replay della finale che è già andata in scena nel 2021. Diversi i temi trattati, con le sue dichiarazioni riportare da Calcio&Finanza:
Malcontento della Juventus verso il presidente della Serie A
La cosa è già stata chiarita nei giorni scorsi, credo che sia un fatto totalmente superato. I protagonisti hanno potuto spiegare per bene quel fraintendimento. Siamo una Lega unita, lo siamo sempre stati.
La nuova authority per il calcio italiano
Le posizioni sono state espresse bene dal presidente all’uscita dall’incontro con il ministro Abodi. Mi sembra che quella situazione, per come era stata rappresentata, verrà sostanzialmente cambiata e mitigata in una logica più di confronto. Ritengo che dal confronto possa solo nascere un percorso condiviso, quello che la Serie A si è auspicata sin dall’inizio.
La contemporaneità per la lotta salvezza
Questa è una norma superata negli anni. Ricorderete che le partite che si giocavano in contemporanea negli ultimi turni erano in passato quattro giornate, poi tre, poi due poi una. Questo è un fatto semplicemente fisiologico, non si può giocare tutti insieme. Si è cercato nell’arco di un campionato di rispettare una serie di avvicendamenti, non ci vedo nulla di strano. E’ una classica e fisiologica discussione che avviene ogni anno. Cambiano le squadre, ma questa cosa non cambia.
L’ultimo tema è al centro di una grande discussione tra tifosi ed addetti ai lavori, con tutti che chiedono la contemporaneità almeno nelle ultime 3 giornate, per rendere più credibile l’intero campionato di Serie A ed evitare retropensieri pericolosi.