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11 gol, 7 assist e terzo posto nella classifica capocannonieri, dietro solo a Mancuso e Forte. Niente male il debutto con la maglia del Lecce per Massimo Coda, che a febbraio viaggia alla media di un gol ogni due partite. Numeri per i quali probabilmente avremmo messo la firma ai blocchi di partenza, ma da un trascinatore come l'ex Benevento bisogna chiedere sempre di più. Nelle ultime apparizioni infatti Coda ha subito un calo in fase realizzativa, mettendo a segno una sola rete in sei presenze e sbagliando (insolitamente) davanti alla porta. E il Lecce ne ha risentito, poiché, senza l'exploit di Pablo Rodriguez, probabilmente si sarebbe raccolto pochissimo anche in termini di punti. E' da precisare come il sacrificio e l'apporto nella manovra non sia mai mancato: tra Ascoli e Brescia il centravanti classe 1988 vanta due assist, prima per il compagno di reparto Stępiński e poi per il "diablo". Un dettaglio rilevante che trascende dal numero di reti ed evidenzia il perchè dietro la scelta del tecnico Corini di confermarlo nonostante una fase difficile della sua stagione. Coda è un ingranaggio imprescindibile della macchina Lecce, un calciatore di esperienza che può indirizzare da un momento all'altro qualsiasi partita. Per questo motivo è giusto aspettarlo senza giudizi affrettati: già la partita casalinga contro il Cosenza potrebbe essere l'occasione giusta per lasciare il segno e lanciare un segnale forte a chi lo precede nella classifica goleador di B.
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