Un Nardò basket senza panchina adeguata perde a Rieti

Le speranze del team neretino di restare in categoria sono affidate al mercato
La partita del Nardò è cominciata con cinque minuti di ritardo ed un parziale subito di 10 a zero.
Quando Smith ha deciso che il vantaggio dato agli avversari era sufficiente, ha cominciato ad inanellare punti, arrivando già a 18 a metà tempo.
Tuttavia Nardò ha tardato ad uscire anche dallo spogliatoio a metà gara, prendendo all’inizio del terzo quarto un nuovo parziale a zero e necessitando di ben tre minuti per segnare il primo canestro.
A differenza del primo, il secondo svantaggio ce lo siamo portati avanti fino a fine partita, perché Rieti aveva trovato la quadra per disinnescare Smith, ripetutamente stoppato in penetrazione a al tiro dalla lunga.
Con l’ingresso di Smith in squadra, l’attacco si è molto velocizzato, con più penetrazioni e contropiedi, ma al tempo stesso è sembrato meno ordinato e con un ritmo più altalenante.
La presenza di Smith accentra molto e, se non è ben calibrata, rischia di mettere in ombra tutti gli altri: le poche palle arrivate a Stewart non lo hanno fatto brillare come si deve.
E quando Stewart non brilla, Nardò perde.
Una difesa troppo fallosa ci ha messo del suo a pregiudicato il buon andamento della gara, non avendo i ricambi dalla panchina che servono per sopravvivere nella categoria.
La speranza è quella di ritrovare al più presto almeno un paio di giocatori che possano aumentare la rosa utile.
Sebbene la partita di Pagano sia stata buona, la mancanza di Iannuzzi di fa sentire, perché il lungo necessita di rifiatare: nel conteggio dei rimbalzi siamo rimasti dietro di ben 14, che tradotti in punti sarebbero stati più o meno quelli che ci son mancati per la vittoria.
MVP comunque Smith, come suo solito capace di fare il bello e il cattivo tempo: magistrale nel prendersi i falli sul tiro da tre e preciso dalla lunetta, finisce sul tabellino con ben 27 punti.
Daniela Maria Libetta