Giampaolo: "Siamo in una strettoia. Domani il valore aggiunto deve essere il pubblico"

Le dichiarazioni del tecnico giallorosso in sala stampa alla vigilia della prossima giornata di campionato
Marco Giampaolo presenta in sala stampa al “Via del Mare” la partita in programma domani alle ore 15:00 tra Lecce e Como. Queste le sue dichiarazioni.
Come si imposta la partita contro il Como, che a volte riesce a fare anche il 60% di possesso?
Devi sapere che probabilmente le percentuali sono queste. Questo nei 95 minuti non deve creare condizioni mentali e psicologiche sbagliate perché l'avversario fa un passaggio in più, tiene di più la palla, è capace di riconoscere gli spazi liberi.
Non deve condizionare la squadra. Conosco bene questi dati, può capitare che in partita succeda questo, ma non ci deve né demoralizzare né scalfire, perché il Como sa cosa deve prendersi in termini di palleggio, di possesso e di capacità di sapere dov'è l'uomo in più. E' un aspetto tecnico-tattico ma soprattutto psicologico e mentale.
Lo so, e quindi devo stare unito, lavorare insieme. Non la risolvo individualmente ma collettivamente, con la capacità di soffrire quando devo soffrire. E' una partita in cui dobbiamo far di tutto per arrivare a vincere. Questo lo sappiamo.

Sul momento del Lecce
Io devo dire che il Lecce, anche in quello che è lo score delle sconfitte, è stato sempre dignitoso. Io ritengo che a noi manchi una vittoria, ossia tre punti, perché questo ci avrebbe tenuto in media in maniera considerevole.
Non ci siamo riusciti, per demerito nostro e merito degli avversari, ma mi pare che la squadra abbia cercato di farlo, con difficoltà, errori, ma è stata sempre dignitosa.
Ha avuto delle difficoltà, probabilmente ha affrontato avversari migliori di noi o che hanno avuto quel pizzico di buona sorte che a noi è mancato. Ma senza appellarci al fato, siamo lì e dobbiamo continuare a credere nel nostro sogno.
Manca rabbia agonistica?
Io non riesco a capire cosa significhi arrabbiati e vogliosi. Molte volte se non riesci è perché l'avversario non te lo permette. Alcune volte ci riesci perché in certi momenti prendi l'inerzia ed hai una reazione.
Certe volte non hai reazione, ma non penso per mancanza di voglia, ma perché l'avversario non ti dà possibilità di credere in una rimonta o in una vittoria. E' difficile stabilire qual è il confine.
La squadra quando va sotto non vuole reagire? Certo che vuole, ma a volte l'avversario non te ne da l'opportunità. L'episodio può riaccendere. Non è tutto razionale.