A tutto Sticchi Damiani: Corvino, Baroni, programmi futuri, riscatti, stadio e non solo
La conferenza stampa completa del presidente
Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha parlato in conferenza stampa.
"Incominciamo oggi la nuova stagione sportiva che ci vede disputare nuovamente il campionato di Serie A. Un privilegio, un'opportunità per questo territorio. Avete visto quanto sia complicato per una società del sud. Dobbiamo partire subito e affrontarla al meglio. Quella che inizia è la nona stagione di questa società. È la mia settima da presidente. Sono stati anni faticosi anche se entusiasmanti. 3 anni durissimi in C, la promozione in A, la retrocessione con 35 punti: questo è stato il primo ciclo. Poi ne è iniziato uno nuovo. La doppia mazzata Serie B-covid ci ha portati ad aprire un nuovo ciclo con primo obiettivo il riequilibrio finanziario. Poi, se possibile, centrare qualche obiettivo sportivo. Per questi motivi, chiesi a Corvino di tornare a casa.
Abbiamo sfiorato al primo anno il risultato sportivo perdendo una semifinale play-off, poi lo abbiamo centrato da primi in classifica con una serie di record sportivi, grazie ad un anno brillante di mister Baroni. La squadra va in Serie A con un gruppo profondamente rinnovato dal punto di vista tecnico. Poi in A, l'unico giocatore che resta dalla retrocessione dolorosa è Bleve. Il primo obiettivo era il rispetto degli equilibri di bilancio. Chiuderemo il bilancio in totale equilibrio per la prima volta. Non presenterà utili ma non avrà perdite.
Grande merito anche al nostro allenatore e al suo staff che ha avuto il coraggio di rischiare con tanti esordienti. Oggi il Lecce è più che mai una società in salute. Abbiamo raggiunto un bilancio in equilibrio con giocatori di proprietà. Abbiamo la possibilità sui prestiti con diritto di esercitare l'opzione, fermo restando che le società titolari possono esercitare il controriscatto. Per esercitare il riscatto per Falcone, il Lecce deve prima versare la somma, poi la Samp eventualmente potrà versare la sua. Siamo nella condizione di fare ciò.
Abbiamo la Primavera con giocatori di proprietà, diventata campione di Italia contro tutto e tutti. Ha vinto una semifinale superando una società che si è piazzata molto sotto in classifica. Questo è un unicum, giocare in partita secca una semifinale con una società peggio piazzata. Tra l'altro, si sono giocate le fasi finali in casa di una partecipante.
Non pensavo la squadra si potesse ripetere nei play-off. Complimenti a Coppitelli e a Corvino. Questo gruppo primavera è stato rinnovato di poco rispetto alla scorsa stagione. Segno che questo gruppo è cresciuto, che gli investimenti fatti sono stati accurati. Abbiamo lavorato con idee e intuizioni, andando su mercati alternativi, rispettando numeri da Lecce. Il budget è molto inferiore rispetto alle rivali, è stato un ulteriore miracolo.
Abbiamo oggi un bilancio in equilibrio, giocatori di prima squadra di proprietà e giocatori di Primavera campioni di Italia che si giocheranno le proprie chance in ritiro.
Il club sta crescendo, ha quasi completamente superato un periodo di difficoltà economico-finanziaria. Continua, ahimè, a spendere per uno stadio che necessita di interventi continui. Provo un pizzico di invidia a vedere gli interventi allo stadio San Nicola fatti con fondi pubblici. Non è polemica, è un dato di fatto. Oggi abbiamo fatto un incontro col sindaco per chiarire ciò. Siamo arrivati quasi a 6.5 milioni messi dal club per lo stadio.
All'ultimo minuto di Monza-Lecce e di Lecce-Fiorentina si è chiuso un ciclo di 3 anni guidato da Corvino e Trinchera. Questi sono stati i risultati. Finito questo ciclo, sia io sia Pantaleo ci siamo presi qualche giorno di riflessione per capire se c'era la forza per ripartire con un ulteriore ciclo.
Per confrontarci con colossi economici c'è bisogno di un'energia straordinaria. Abbiamo una piazza che per passione e seguito è sovradimensionata. La passione è grandissima, ma quando parte il campionato siamo sempre agli ultimi posti, perchè non abbiamo fondi internazionali alle spalle, siamo più virtuosi e dobbiamo ristrutturarci lo stadio da soli. La tifoseria è da settimo-ottavo posto.
In questi mesi abbiamo valutato se sul mercato internazionale ci fossero investitori che ci potessero dare forza. È un ragionamento che teniamo in piedi ma, pur avendo coinvolto advisor di altissimo livello e vantando conti migliori delle altre società, è difficile far avvicinare investitori di livello. Speculatori si trovano ovunque.
Si è chiuso un ciclo e ho voluto sentire tutti. Ho avuto un lunghissimo confronto con Corvino. La richiesta non era una sola stagione, bensì un nuovo ciclo di tre anni, nel quale si parte da una posizione decisamente migliore. Se si riparte, si riparte per un nuovo ciclo triennale.
I nostri parametri sono 0 debiti e capacità di lavorare. La classifica dell'indebitamento purtroppo non è una medaglia. Nella vera classifica, partiremo dall'ultimo posto. Per questo, ho raccolto la disponibilità prima dei soci e poi di Pantaleo.
Con Corvino ci siamo detti tutto, anche ciò che si può migliorare. Alla fine abbiamo deciso di ripartire insieme per un altro ciclo triennale. Non ci sono soci che spariscono nella famiglia Lecce, il gruppo degli amici Collardi e Picci è sempre presente nella vita della società. Si continua con questa compagine di soci, con Trinchera e Corvino. Le nuove basi, migliori, non devono generare facili aspettative. C'è chi ha sofferto più di noi, come 3 piazze di A e tantissime in B e C. La nostra tifoseria per passione è avanti rispetto alla società. Partiremo da ultimi nella griglia e siamo pronti a compiere un ulteriore miracolo.
Dobbiamo essere uniti perchè siamo soli, come detto mesi fa. Sono retrocesse due società che hanno vinto uno scudetto. Noi non dobbiamo mai perdere la nostra dimensione. Faremo di tutto per far sognare i tifosi, ma non deve essere un boomerang nei momenti di difficoltà. Ci dobbiamo aiutare.
La piazza leccese dal punto di vista imprenditoriale non ha la forza di fare la Serie A. Il tessuto imprenditoriale del territorio non esprime in nessun modo la forza di fare la Serie A. Quindi stiamo vivendo una realtà sovradimensionata attraverso un modello virtuoso e tanto lavoro.
Ho letto sui giornali delle titubanze di Corvino, erano solo legate alla forza di voler rimettersi in pista per un ulteriore ciclo triennale. Le valutazioni sull'allenatore non sono state fatte. Sono sicuro che Corvino la sua prima analisi la farà con Baroni. Si confronteranno su programmi e ambizioni, facendo le valutazioni del caso".
Domande dei giornalisti…
"Ho letto le dichiarazioni del presidente Gravina. Proprio 10 giorni fa mi consegnò un premio dicendo che il Lecce rappresenta un modello in cui si fa calcio sostenibile. Apprezzai molto. Oggi ho letto anche io con sorpresa le sue parole. Proprio per creare il modello di equilibrio che lui apprezza, il Lecce deve compiere queste scelte in merito alla formazione primavera. I giocatori italiani hanno un costo incredibile, bisogna essere virtuosi. I regolamenti lo consentono. Forse ci vorrebbe un regolamento che vieti ai top club di andare dai bambini talentuosi per portarli nel proprio settore giovanile, spesso anche attraverso corrispettivo. Il nostro territorio spesso è stato saccheggiato, soprattutto negli anni della C. Non abbiamo violato nessuna regola. Comprare 15 stranieri non garantisce lo scudetto, bisogna avere competenza nel farli crescere. Alcuni ragazzi stanno qui da 3 anni, ce li siamo cresciuti.
Il Lecce prima squadra ha dato 4 giocatori alla nazionale italiana. Quando si fa la morale sulla primavera e poi le prime squadre giocano con 20 stranieri… mi sembra una contraddizione. In A abbiamo schierato tantissimi italiani.
Baroni? Sarà la prima chiacchierata di Corvino. Si confronteranno, vediamo cosa esce. Ribadisco che il mister ha fatto benissimo, quindi è giusto che Corvino parta dai ragionamenti con Baroni. Non è stato nemmeno intrapreso un ragionamento.
I nostri giocatori che hanno più mercato? Un anno fa avevamo bisogno di venderli, così ti avrei detto. Oggi non abbiamo bisogno di venderli. Se qualcuno avrà legittime aspettative, il giocatore verrà accontentato solo se l'altro club accontenterà il Lecce. Non abbiamo la necessità di vendere nessuno. Tutti sono contenti di stare a Lecce. Poi, se qualcuno vuole migliorare la sua carriera, dovrà trovare un accordo col Lecce.
Giochi del Mediterraneo? Ci tengo perchè vorrei la nostra gente in uno stadio migliore, possibilmente senza spendere nostri fondi. Ho parlato col sindaco, è cambiato interlocutore perchè è stato nominato un commissario straordinario. Devo capire se si ripartirà da zero o meno. Il commissario ha una serie di poteri in deroga, non è obbligato a rispettare determinate regole su appalti pubblici, ad esempio. Ci possono essere procedure più spedite. Il tavolo si arricchisce di un interlocutore importante con poteri straordinari, che mi fa ben sperare. Gli interventi sono finalizzati ai giochi, non al Lecce. O gli interventi si fanno in tempo utile per i giochi o non si fanno.
Corvino ha 2 anni di contratto, accordo fino al 2025; non era vincolante, se non avesse avuto stimoli, avremmo risolto il contratto. Ora, in virtù del ciclo triennale, ci sarà il rinnovo di un anno. Se prendiamo un giovane per U18 o U19, dobbiamo avere tempo per costruirlo, ad esempio.
Berlusconi? Vi racconto un aneddoto. 2 giorni dopo Monza-Lecce, era martedì sera, mi chiamò, credo fosse in ospedale. Mi disse che era dispiaciuto per il Monza ma era felice perchè si era salvata una squadra coraggiosa. ‘Siete gli unici che quest’anno hanno proposto qualcosa di nuovo in A, nel dispiacere mi ha fatto piacere perdere contro il Lecce'. Mi ha emozionato questa chiamata, la dice lunga sulla persona.
Nella chiacchierata con Corvino abbiamo parlato anche di budget. Sarà un budget da Lecce, dovrà fare gli straordinari, però è un budget che consente di fare calcio, programmazione, investimenti su giovani, primavera e qualche acquisto che ci possa far divertire. Sarà un lavoro sempre difficile, ma se Corvino ha deciso di accettare questa sfida, significa che sa che se la può giocare.
I club non possono non tenere in considerazione anche la retrocessione. È una cosa impopolare, lo so. Un club raggiunge un livello di maturità quando nel programmare, programma anche i peggiori scenari. Tutti i club medio-piccoli, prendono sempre in considerazione questa possibilità. È un qualcosa da affrontare per ripartire. L'Empoli, ad esempio, che è retrocesso negli scorsi anni, era strutturato per ripartire. La retrocessione è un incidente che può essere assorbito. Poi quando arriverà un magnate, il discorso cambierà. Per gestire bene un club, non si può fare un all-in.
Il Lecce in B fa ricavi da 10 milioni+10 da paracadute, 20 quindi. Se retrocede al secondo anno, 25. In Serie A il Lecce fa ricavi per 50-55. Cosa vuole fare il Lecce? Retrocedere o salvarsi?
Se la retrocessione prima era morte, oggi la si affronta comunque in maniera dignitosa.
Campagna abbonamenti? Si ripartirà il prima possibile, anche sulle maglie. Ci sarà la conferenza di presentazione come al solito. Nessuna particolare novità: trattamento privilegiato per abbonati e prelazione.
Tempistica allenatore? Immagino che si incontreranno a strettissimo giro. La durata? Lascio a loro queste valutazioni. È competenza del responsabile dell'area tecnica.
Bambini giallorossi? Le nuove generazioni sono tutte con noi. C'è un cambio di cultura. Le nuove generazioni tifano Lecce. Cosa che in C non è avvenuta.
Un'altra operazione alla Umtiti? È stata unica nel suo genere, una congiuntura di situazioni pazzesche. A Corvino non manca la fantasia, non escludo mai niente. Il precedente Umtiti può far pensare a qualche grande campione che vuole rilanciarsi che Lecce è la piazza giusta.
Eserciteremo il diritto di riscatto sia per Colombo sia per Falcone. Poi Milan e Samp potranno esercitare il controriscatto. Se non lo eserciteranno, saranno calciatori del Lecce.
Sponsor? Può darci che qualche novità ci sia. Sono grato alle aziende del territorio che ci danno una mano. Pur avendo partner locali top, siamo ultimi per introiti in A in merito agli sponsor sulla maglia.
Premio solidarietà? Dura per 3 anni. Il Lecce, con una somma leggermente inferiore, deve continuare ad aiutare economicamente la B.
Spero che la chiarezza con cui ho parlato possa aiutare la tifoseria a capire che si parte con l'elmetto. Chiediamo alla tifoseria di essere anormale: alla quinta sconfitta deve aiutarci. Dobbiamo fare tutti cose straordinarie, serve uno sforzo in più da parte di tutti. In questi anni abbiamo avuto una tifoseria pazzesca, che ci ha accompagnato dappertutto. Ad un certo punto quest'anno c'è stato un cortocircuito. La contestazione a Corvino che si è ammazzato di lavoro non l'ho compresa, sinceramente. Per me Pantaleo ha dato tutte le sue energie, non riesco a comprendere le ragioni. Non mi è piaciuto l'attacco che la curva ha subito da parte di qualche giornale e trasmissione, comunque. Qualche coro non può mettere in discussione 8 anni in cui la curva si è fatta un mazzo così. Un coro che non condivido non può determinare giudizi complessivi su una curva che qualcuno ha provato a far passare come se gioisse degli insuccessi del Lecce.
Il dialogo con Corvino è stato solo in merito al progetto. Pantaleo avrebbe voluto prendere calciatori più costosi, se ciò non è avvenuto è perchè una società gli ha dato dei vincoli. Ha dovuto compiere più azzardi. Gli errori non possono essere solo dell'area tecnica.
Premio per la primavera? Un piccolo regalo per tutti, cose da spogliatoio.
Non abbiamo ancora discusso di Pongracic con Corvino, abbiamo qualche giorno in più per scegliere rispetto ai diritti con riscatto e controriscatto".