Nella corsa salvezza non contano gli scontri diretti: cos'è e come funziona lo spareggio
Una novità che potrebbe decidere la corsa salvezza
I 7 punti in 3 gare dell'Hellas Verona rimettono nei guai un bel po' di squadre: soprattutto Spezia e Lecce, ma anche Salernitana ed Empoli. Allo stato attuale, la formazione di Zaffaroni e Bocchetti è a pari punti con quella di Semplici, vantando entrambe 26 punti in 30 partite.
In virtù degli scontri diretti, lo Spezia è attualmente sopra al Verona, ma ai fini della salvezza, ciò non conta.
A partire da questa stagione, infatti, la Lega Serie A ha introdotto la novità degli spareggi in caso di arrivo a pari punti tra due squadre nella lotta per lo scudetto o per la salvezza.
In caso di pari merito dopo 38 giornate, dunque, terzultima e quartultima dovranno giocare una gara secca per decidere chi si salverà e chi retrocederà. Non avranno alcuna valenza gli scontri diretti e la differenza reti.
Lo spareggio verrebbe giocato in una gara secca da 90 minuti. Se al termine dei tempi regolamentari il risultato dovesse restare in parità, si andrebbe direttamente ai calci di rigore. Non ci sarebbero, dunque, i tempi supplementari. Il tutto in campo neutro.
Se più di 2 squadre dovessero arrivare a pari punti, si stilerebbe la classifica avulsa e le ultime due giocherebbero lo spareggio.
L'idea di uno spareggio è tornata attuale proprio in queste ore, poiché il Verona ha ufficialmente agganciato lo Spezia, anche se la squadra di Semplici ha ancora una gara in meno.
Questa sera, infatti, sarà ospite della Sampdoria nella sua trentunesima partita di campionato.
Il Lecce attualmente vanta 2 punti di vantaggio sulla zona rossa e domani alle 18:00 sarà a San Siro, ospite del Milan. Tenendo presente che attualmente i salentini fanno la corsa sull'Hellas, ancora terzultimo, lo spareggio farebbe comodo al Lecce, che deve giocare la sfida di ritorno col Verona, ma all'andata ha perso con due gol di scarto.