Lecce, c'è un fattore che accomuna Pierret e Morente e forse il mercato estivo in generale
L'età media della squadra potrebbe alzarsi e non essere più un vanto per i giallorossi: ma serve esperienza per alzare l'asticella
Sta per nascere un Lecce più “esperto”
L'esperienza è importante in Serie A e questo Luca Gotti lo sa bene. Ne ha parlato in diverse occasioni, distinguendo l'età dall'esperienza e questo lo ha spiegato quando parlava di “elementi giovani” che componevano la Rosa del Lecce. Elementi che però avevano tra i 22 ed i 24 anni, non propriamente giovani come età per il calcio, ma sicuramente giovani in termini di esperienza in campo.
Certo è che alzando l'età media dei calciatori, si alza inevitabilmente anche l'esperienza perché mediamente un calciatore sopra i 24 anni con già 2-3 stagioni da professionista, è un calciatore che qualcosina l'ha passata nella vita. In questo senso vanno le scelte di Balthazar Pierret e di Tete Morente, rispettivamente 24 anni con almeno 3 anni di esperienza tra Ligue 1 e Ligue 2 e 27 anni con esperienze in LaLiga e LaLiga2.
Il Lecce non potrà più fregiarsi dell'appellativo di squadra più giovane d'Europa, ma per alzare l'asticella si dovrà tenere conto di diversi fattori, tra cui appunto l'esperienza che in campo a volte può fare la differenza negli episodi.