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Roberto D'Aversa si è presentato in sala stampa alla vigilia della trasferta del suo Empoli a Lecce. 

Il morale penso sia alto dopo la vittoria contro il Como, che tipo di Lecce dobbiamo aspettarci?

Il Lecce in casa, negli scontri diretti, ha vinto con il Cagliari e con il Verona e fino al novantesimo vinceva anche con il Parma, quindi è un ambiente che spinge molto. 29.000 spettatori è un ambiente che spinge molto la propria squadra, è chiaro che questa partita è importante, è uno scontro diretto sia per loro ma anche per noi quindi dobbiamo essere bravi affinché magari quell'entusiasmo e quella spinta possa scemare. E questo lo possiamo fare solo non commettendo errori, giocando la nostra partita, essere presenti in maniera determinata sia mentalmente che fisicamente.

Si era detto che eravamo forse un po' curiosi proprio di vedere questa squadra nel momento delle difficoltà, adesso le difficoltà sono arrivate e la squadra penso si possa dire oggettivamente che ha risposto bene. Poi le chiedo se sarà possibile vedere magari davanti insieme Pellegri e Colombo dall'inizio.

Avendo giocato lunedì sera e giocando una partita così ravvicinata dove ci sono due giorni in meno per far la partita, bisogna valutare il recupero soprattutto di quei giocatori che era da tanto tempo che non giocavano, quindi questo aspetto lo curiamo fino all'ultimo secondo, quindi ci sono ancora più di 24 ore per valutare questo. Quando hanno giocato insieme han fatto bene.

Mister hai già vissuto una partita da ex a Parma, questa è una partita da ex in una piazza diversa che ti ha visto protagonista lo scorso anno. Come vivi questo ritorno?

Dopo quello che è successo siamo rimasti a vivere a Lecce vuoi perché i ragazzi andavano a scuola, vuoi perché comunque ho amici da tantissimo tempo indipendentemente dal fatto che io abbia allenato il Lecce l'anno scorso e quindi la mia famiglia si era inserita molto bene ma anche i miei figli, soprattutto i miei figli, il grande andava a giocare nella scuola calcio di Miccoli e se l'è preso come se fosse suo figlio. Sotto quel punto di vista veramente ci sono tante persone che mi fanno piacere rivedere perché ci sono legato e ma anche all'interno del club perché comunque con Corvino mi conosco da tantissimi anni, è chiaro che non posso dimenticare le emozioni che ho vissuto e soprattutto dentro quello stadio di ribaltamenti dei risultati, è una cosa che ho detto anche ai miei ragazzi perché ribaltare la partita contro la Lazio o contro il Milan, in casa, è un'altra partita importante vuol dire che in quello stadio bisogna star concentrati per 95 minuti perché può succedere di tutto. Detto questo è chiaro che poi in questo momento io sono allenatore dell'Empoli, quindi andiamo a affrontare una partita in cui non gioca D'Aversa contro il Lecce ma gioca l'Empoli ed è giusto che noi si vada giù a giocare la nostra partita, ragionando sul fatto che è una partita molto importante per la classifica, uno scontro diretto e tutto quello che si può menzionare.

Lunedì il Como, domani il Lecce, al rientro dalla sosta ci sarà l'Udinese: queste partite possono segnare un crocevia importante per per la stagione?

Ma è chiaro che nel caso in cui non dobbiamo ragionare sulla posizione del Lecce e sulla nostra posizione è uno scontro diretto. È chiaro che è importante la partita ma senza stare a ragionare al Como che ormai è già acqua passata o ragionare sull'Udinese che ci sarà fra un paio di settimane. Tre partite così ravvicinate, non è semplice, soprattutto quando non si ha la possibilità magari di andare a sostituire o a fare delle scelte per calcolare il minutaggio giusto e quindi adesso dobbiamo solo ragionare sulla partita di domani. Tenerli a distanza, visto che si tratta di una diretta concorrente, sarebbe molto importante per noi ma non si definisce nulla domani come non si è definito nulla e con la partita del Como.

Poi sul Lecce…

Il Lecce nelle ultime tre partite ha cambiato il sistema di gioco, ha cambiato atteggiamento, hanno ritrovato quell'equilibrio e quella compattezza dopo dopo la partita contro la Fiorentina dove hanno concesso poco alle squadre avversarie, cercano di sfruttare le proprie caratteristiche perché sono molto bravi nelle ripartenza, hanno giocatori di gamba e quindi dobbiamo essere propositivi lucidi tecnicamente puliti quando abbiamo la palla.
 

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