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La buona notizia è che Tachtsidis ci sarà per la sfida di Sabato al Pescara e potrebbe essere pronto per scendere in campo sin da subito. Se così fosse, allora Corini potrebbe sfregarsi già le mani perché l'impiego del greco assieme all'ormai inamovibile Hjulmand potrebbe regalare al tecnico bresciano la soluzione del doppio play. Leggi anche: Tachtsidis è tornato, ma preoccupano le condizioni di alcuni suoi compagni Ormai è noto come tutte le squadre avversarie preparino le partite sfruttando principalmente una mossa: schermare la fonte di gioco dei giallorossi. Così spesso ci siamo ritrovati con il regista di turno che in fase di costruzione del gioco è costretto a fare di necessità virtù, a volte a sbagliare il passaggio più semplice o addirittura perdere palla. Una delle soluzioni più immediate sarebbe quella di giocare di prima intenzione, ma se da un lato questo gesto tecnico deve essere un meccanismo mentale, una caratteristica, del calciatore, e non è affatto scontata, dall'altro è anche vero che bisogna vedere anche come i compagni si muovono senza palla per ricevere o dettare il passaggio comodo. Dunque l'altra soluzione sarebbe quella di giocare col doppio play. In questo caso diventa difficile per la squadra avversaria aggredire contemporaneamente due calciatori con la stessa efficacia, pertanto quando uno è coperto, l'altro può impostare. Funziona soprattutto quando decidi di attaccare e devi badare poco alla fase difensiva. Tenendo conto comunque che sia Hjulmand che Tachtsidis non si sono mai tirati indietro in questo campionato.
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