Doppio ex: Pasquato, ritorni e ricordi. Stasera ospite di PL Night Show
OSPITE DI GIORNATA
Ricordate Cristian Pasquato? L'attaccante oggi 32enne ha vestito la maglia del Lecce nella stagione 2011-22. Era la formazione giallorossa di Di Francesco e poi Cosmi, di Cuadrado e Muriel, che retrocesse al termine del proprio percorso. Un'annata difficile da dimenticare nonostante il triste epilogo, in cui Pasquato scese in campo 11 volte senza lasciare il segno.
Qualcuno lo considerava il nuovo Del Piero, tuttavia non è mai esploso nonostante diversi prestiti dalla Juve. Oggi milita nel Trento in Serie C.
È un doppio ex della gara in programma al Via del Mare sabato alle 18 e questa sera sarà nostro ospite in PL Night Show, trasmissione in diretta dalle 21 sul nostro canale Twitch (CLICCA QUI PER SEGUIRCI).
Lecce è stata un'esperienza che ha comunque segnato il giovane Pasquato, come ha raccontato a Cronache di Spogliatoio in una recente intervista:
«L’esperienza a Lecce è stata straordinaria perché mi ha dato la possibilità di giocare nuovamente in Serie A. Alcuni hanno scritto che non volevo andare in Salento per rimanere alla Juventus ma non è vero. Ho vissuto sei mesi ottimi, in una città fantastica con una qualità di vita molto alta, ma purtroppo spesso si inventano storie pur di creare polemica. A Lecce andrei e tornerei di corsa e chissà che in futuro non possa succedere qualcosa con la società salentina».
A Lecce hai avuto come compagni di squadra Muriel e Cuadrado. Erano già così forti?
«Muriel e Cuadrado erano qualcosa di incredibile. Già all’epoca si vedeva che avevamo a che fare con due fenomeni. Luis ha giocato con più continuità da un certo punto del campionato e ci trascinava, nonostante fosse giovanissimo. Oggi vediamo cosa combina con l’Atalanta, la maggior parte delle volte non gioca ma entra e fa sempre gol. Cuadrado, dal canto suo, è diventato una colonna della Juventus. In ogni allenamento rimanevo sbalordito dalle qualità di questi due ragazzi, che all’epoca avevano ancora tanto da imparare ma che già sembrava potessero avere il futuro roseo che poi stanno vivendo».