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Alberto Savino, difensore del Lecce nei primi anni 2000, ha rilasciato un'intervista al “Quotidiano di Puglia”. Durante la chiaccherata, il difensore di Pompei ha parlato della sua esperienza in giallorosso, tra Cavasin e Delio Rossi, la stagione attuale del Lecce e della partita contro il Milan, match che al difensore evoca sempre bei ricordi, con due gol messi a segno in due campionati diversi (2-2 il 29 agosto 1999 e 3-3 il 22 aprile 2001).

La sua esperienza al Lecce

Quella nel Salento è stata per Savino un'esperienza indimenticabile. In particolare, il difensore ricorda soprattutto i rapporti con la famiglia Semeraro e con la tifoseria giallorossa sparsa per tutto il territorio salentino.

Anni che hanno lasciato il segno. Lecce fa parte della mia storia personale, da uomo, da calciatore. Rapporti eccezionali con un territorio magnifico. Mi porto tanto sul piano umano e professionale da quella esperienza. Una società, quella della famiglia Semeraro, che ti regalava il clima ideale per dare il meglio nei rapporti con i compagni e sul campo, non solo sull’erba del Via del Mare, ma anche in giro per l’Italia, nei diversi campionati

L'anno con Cavasin

Durante l'intervista, Alberto Savino ha voluto ricordare la sua esperienza anche con i vari allenatori avuti in giallorosso. A partire da Cavasin, allenatore con il quale il Lecce fece diventare il Via del Mare un vero e proprio fortino (32 punti e una sola sconfitta contro le avversarie di livello, la Roma). Oltre a Cavasin, Savino ricorda anche l'esperienza con Delio Rossi, in cui nel Lecce c'erano giocatori del calibro di Lucarelli, che segnò in quella stagione ben 15 gol.

 

Il primo anno vissuto con lui fu semplicemente stupendo, impossibile da dimenticare. Era un pomeriggio caldissimo, quello di agosto, prima giornata di campionato. Si era scatenato l’alluvione che smise proprio in concomitanza con il fischio d’inizio. La gara fu molto combattuta. Io segnai il gol del definitivo 2-2 con un bel colpo di testa, sotto la curva Nord. Era un Lecce fortissimo in casa: ricordo che collezionammo ben 32 punti in casa, perdendo solo con la Roma, mentre in trasferta ci andò male, appena 8 i punti conquistati in quella stagione. 

 

Nei miei anni leccesi ho avuto allenatori bravi, dopo Cavasin, mi piace ricordare anche Delio Rossi. Il mio secondo gol al Milan arrivò sempre al Via del Mare nel campionato 2000-2001. Segnai ancora di testa il gol del 3-2. Il Milan poi ebbe la fortuna di pareggiare a tempo scaduto e per noi fu un 3-3 dal sapore di beffa. Erano i tempi di un bravissimo Lucarelli, ma in gol ci andavamo un po’ tutti. È quello che deve ancora fare il Lecce di Giampaolo che si è arenato sulla via del gol negli ultimi tempi. C’è bisogno di un bomber capace di andare in doppia cifra, come fece Lucarelli con noi, segnando ben 15 gol nel primo anno di quelle stagioni. 

 

Il problema del gol nel Lecce

In quel Lecce, però, non andava a segno solo Lucarelli. Infatti, arrivavano gol da tutti i giocatori di ogni reparto. Un problema che invece ha avuto il Lecce in questa stagione, con soli cinque giocatori mandati in gol, di cui uno di questi (Dorgu) è anche stato ceduto. Di questo, e anche della cessione dell'esterno danese, ha parlato il difensore di Pompei.

Una squadra ha bisogno di un bomber prolifico e anche di mandare a rete un po’ tutti. In gol ci andava Dorgu, ma non si poteva certo fare a meno di lasciarlo volare verso altre situazioni alle quali il Lecce non poteva dire di no. Per la salvezza serve una grande difesa e la capacità di essere in tanti ad affondare sotto la rete avversaria.

lecce-verona dorgu in tuffo batte perilli

La sfida contro il Milan

Sabato arriva il Milan. Una squadra sicuramente diversa rispetto a quella che Savino affrontava quando giocava. Infatti, quella di Ancelotti, era una squadra che dominava in Italia e nel Mondo, mentre oggi quella di Conceição è in fortissima crisi di gioco e di risultati.

Oggi il calcio è cambiato rispetto a quello dei nostri tempi. Li ripenso sempre quei due gol ai rossoneri, segnati in due campionati diversi. Due gol che fruttarono al Lecce altrettanti pareggi contro una squadra che, all’epoca, dominava in Italia e in Europa.

Domani a Lecce arriva un Milan con tantissimi problemi, sia tecnici che psicologici. Dopo le operazioni di mercato di gennaio tutti pensavamo potesse fare meglio e invece la squadra rossonera ancora adesso è costretta a fare i conti con problematiche complesse. Certo, da tifoso del Lecce spero che questi problemi continuino a condizionare il Milan sabato al Via del Mare e che la mia vecchia squadra possa tornare a vincere, magari con un gol di un difensore capace di emularmi. 

Penso ad esempio a Baschirotto, a Gallo o allo stesso Gaspar, abile nel gioco aereo. È importante che i giallorossi credano fortemente nelle loro potenzialità: solo così è possibile fare il colpaccio contro gli uomini di Conceicao. Forza Lecce e spero di poter tornare presto al Via del Mare per rivivere le stesse emozioni vissute trent’anni fa.

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