Nato a Firenze il 5 ottobre 1958,
Antonio Di Gennaro è cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina. A soli 18 anni debutta in Serie A con la prima squadra, segnalandosi per le buone doti tecniche e per la visione di gioco. Dopo
quattro stagioni da comprimario, Antonio accetta il trasferimento al Perugia dove gioca 24 partite e mette a segno 3 reti. L’anno successivo passa al Verona, squadra in cui rimarrà dal 1981 al 1988, in cui vincerà uno
scudetto sorprendente da protagonista (1984-85) e grazie alla quale conquisterà la convocazione in Nazionale (15 presente e 4 reti). Nel 1989 passa al
Bari dove resta fino al 1991. Nel 1992 annuncia il ritiro dal calcio giocato dopo aver disputato una stagione nel
Barletta.
Meno
fortunata la parentesi come allenatore di calcio. Le sue uniche esperienze sono state quelle come vice di Fatih Terim alla Fiorentina ed al
Milan, entrambe culminate con l’esonero. Di Gennaro ha allora virato verso una carriera da commentatore sportivo, iniziando con
Sky Sport per poi passare a
Mediaset Premium ed alla fine, nel
2016, alla Rai. Proprio nell’emittente statale ha iniziato a commentare le partite della nazionale in coppia con Rimedio.
L'ex calciatore del
Verona, ha parlato a
L’Arena del match di domenica pomeriggio tra l'Hellas ed il Lecce. Questo il suo pensiero: “
Se l’Hellas gioca come sa è superiore, però attenti perché Liverani è un buon tecnico e i ragazzi lo seguono. I gialloblù devono continuare a correre e puntare su Lazovic".
Antonio Di Gennaro ha analizzato anche il cambiamento del Lecce nella partita giocata contro l'Inter. Questa l'analisi dell'ex calciatore di Bari, Hellas Verona, Perugia e della Nazionale: "
I giallorossi hanno cambiato modulo sia con la Juve e l’Inter, anche se i nerazzurri erano sbiaditi. Liverani ha sempre voluto una squadra che giocasse. Nelle ultime gare ha fatto il 5-3-2. Dietro loro non sono dei fulmini di guerra”.