Un campionato che se ti salvi è l’ennesimo miracolo
Il commento del direttore Francesco Romano dopo Bologna-Lecce 4-0
Bologna-Lecce 4-0. Risultato secco, spietato che non lascia alcun tipo di spiegazione. Cosa fare in questo momento? “C'è poco da salvare, siamo i primi a non essere contenti di aver perso 4-0 e siamo i primi ad aver salutato i tifosi. Sulla prestazione c'è poco da dire”. Lo ha detto Roberto D’Aversa a fine partita, lo stanno pensando i sostenitori giallorossi da ieri pomeriggio.
Ma si poteva fare di più contro questo Bologna? A mio modesto parere no. Differenza tecnica e di spessore troppo evidenti. Parliamo di un club che all’andata al “Via del Mare” era orfano di sei calciatori tra questi Orsolini (ieri in versione CR7) e che ha nel suo Roster gente come Ferguson (quanto sarebbe servito al Lecce), Calafiori (in orbita nazionale e seguito da Juve e Inter), Freuler, Kristiansen (calciatore da Barcellona secondo Thiago Motta), Fabbian, Saelemaekers (campione d’Italia col Milan) e Zirkzee (una Champions League, una Super Coppa Europea, una Bundesliga e tre coppe di Germania nel suo palmarès per chi non lo sapesse).
Oggettivamente, per la dimensione del Lecce, perdere 4-0 (al netto dei due gol presi per Falcone e uno per uno “scivolone” di Baschirotto) è un lusso. Perché? Perché poteva andare peggio per come stava andando la partita. Per quanto mi riguarda, ieri si poteva inserire o schierare dal primo minuto qualsiasi tipo di calciatore in casa giallorossa: il Bologna avrebbe asfaltato i giallorossi in egual misura, la voglia di quarto posto e la musichetta della Champions League da quelle parti è ormai nelle orecchie di tutti.
L’umore in casa Lecce deve essere sotto i tacchi? Stiamo calando a picco? D’Aversa e i suoi ragazzi stanno ai titoli di coda? Assolutamente no. Perché ieri si è perso, malamente ripeto, contro una squadra che in questa stagione ha battuto in casa Lazio (1-0), Torino (2-0), Roma (2-0), Atalanta (1-0) ed ha schiaffeggiatoSassuolo (4-2) e Empoli (3-0). Parliamo di un Bologna che ha bloccato allo “Stadium” la Juve (1-1), ha sgambettato l’Inter a “San Siro” (2-2) ed eliminato proprio i nerazzurri sempre a Milano in Coppa Italia vincendo 2-1.
Cosa voglio dire? Prendiamo tutti una bella boccata d’ossigeno e respiriamo. Perché come è vero che ieri il Lecce ha registrato zero punti conquistati, è vero anche che nelle ultime nove partite (giocate con Frosinone, Inter, Atalanta, Cagliari, Lazio, Juventus, Genoa, Fiorentina e Bologna) ha conquistato sette punti: media positiva per una squadra che lotta per non retrocedere e che in classifica ha attualmente sotto di lei Frosinone, Empoli, Sassuolo, Udinese, Verona, Cagliari e Salernitana.
"Questo campionato si sta rivelando tra i più difficili rispetto agli ultimi anni. Nelle ultime 3 non c'è una neopromossa”, non lo scrivo io ma lo ha detto pochi giorni fa il presidente Saverio Sticchi Damiani. Questo è l’ennesimo campionato che se ti salvi è un miracolo.
Le prossime due partite saranno con il Torino (trasferta) e l'Inter schiacciasassi in casa: ci può stare di uscirne con le ossa rotte? Decisamente sì. Ma è proprio subito dopo l'Inter che verrà il bello. I giallorossi affronteranno Frosinone (trasferta), Verona (in casa) e Salernitana (in trasferta): ed è in quel momento che bisognerà mostrare i muscoli , saranno quelle le partite dove conquistare punti pesanti . Ma bisogna ancora aspettare per la botta finale, adesso testa al Toro e alla “pazza” Inter.