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Quando Pantaleo Corvino ha visto Ante Rebic firmare il contratto che lo legava al Lecce si è lasciato andare ad un sorriso liberatorio. La trattativa, come annunciato dal presidente Sticchi Damiani, nell’ultima conferenza stampa, è stata lunga e complicata e, ad un certo punto, sembrava quasi che non potesse arrivare più:

Per sostituire Piccoli abbiamo preso Rebic. Ve lo racconterà il direttore, su di lui siamo stati quasi un mese. A inizio mercato sembrava impossibile portarlo qui. 

Una trattativa così importante è stata condotta senza che nessuno sapesse nulla, vuol dire che il club lavora in una certa maniera. Lo hanno appreso tutti dai nostri canali ufficiali. Tutte le operazioni hanno un significato. La situazione di Rebic è stata approfondita, anche a livello fisico e medico. Ma questo vale per tutti. 

Condizione fisica

L’ultimo passaggio delle parole del presidente è fondamentale e non dovrebbe nemmeno essere messo costantemente in dubbio. Il Lecce sceglie uomini e poi calciatori e compie tutti gli accertamenti del caso prima di firmare il contratto con i nuovi acquisti. 

Rebic è arrivato qui affamato e con voglia ed infatti, seppur non ancora nelle migliori condizioni, è sceso in campo per 5 minuti contro il Cagliari, dando una mano ai suoi compagni in un momento di grande difficoltà. 

Ante Rebic

Alzare l’asticella…in attacco 

Il suo arrivo è utile per diversi motivi. Innanzitutto, il Lecce si è assicurato un giocatore ancora giovane – solo classe ‘1993 – e di sicuro affidamento, con un curriculum alle spalle che potrebbe pure parlare da solo.

Poi, l’arrivo di Rebic può rappresentare un enorme stimolo di crescita per tutti i suoi compagni di squadra ed ancor di più quelli di reparto. Nikola Krstovic e Rares Burnete, le due punte centrali di ruolo nel Lecce di Gotti, potranno imparare qualche trucco e lavorare a stretto contatto con un centravanti di grande esperienza.

Rebic è arrivato nel Salento per giocare da prima punta e provare a rimpinguare il suo bottino di reti in Serie A. In queste due settimane lavorerà per recuperare la condizione fisica e rappresentare un’arma nel proseguo della stagione, magari già a partire dalla sfida contro il Torino. 

Un solo pallone toccato

Contro il Cagliari ha davvero toccato un solo pallone ma in quella sponda di testa, precisa e puntuale per Santiago Pierotti, ha lasciato intravedere le sue qualità. Ora i tifosi del Lecce non aspettano altro che una sua corsa sfrenata sotto le curve del Via Del Mare dopo un gol. Per provare ad ottenere tutti insieme una storica salvezza. 

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