Pasculli: "Mazzone è stato un padre per tutti. I tifosi giallorossi sono unici"
La leggenda del Lecce torna a parlare dei giallorossi
Pedro Pablo Pasculli è stato nostro ospite in diretta su Twitch.
Su Verona-Lecce
“Bisogna essere soddisfatti. Era importante non perdere, il Verona non ha giocato male. Sul 2-2 Falcone è stato uno dei migliori in campo con interventi strepitosi. Il Verona non è una cattiva squadra, bisogna fare tesoro del punto”.
Sull'alternanza Krstovic-Piccoli
“Il gol per l'attaccante è la vita. Krstovic ha avuto un ottimo impatto, questo è un periodo che non sta andando bene ma tornerà ad essere quello dei primi tempi. Il mister gli sta dando molta fiducia. Credo che Krstovic e Piccoli siano sullo stesso livello, anche se con caratteristiche differenti”.
Sulla lotta salvezza
“La differenza di punti non è notevole, parliamo di 3-4-5. Il Lecce a Verona non ha perso un punto, lo ha guadagnato. L'importante è non restare fermi e lottare. Penso che la media salvezza si alzerà”.
Su Maradona
“Ho vissuto tante cose belle. Ho giocato insieme al miglior giocatore del mondo. Il giorno della finale del mondiale ci disse di non preoccuparci perché ci avrebbe pensato lui. Ti faceva sentire bene e tranquillo. È stato un campione sia in campo sia fuori, ha aiutato tanta gente”.
Sulla vittoria del Mondiale nel 2022
“Ero lì, molto contento. Lo ha vinto un giocatore come Messi che se lo meritava. Tutto il popolo argentino meritava quella gioia. In Argentina ci sono molte problematiche ma il calcio ha aiutato”.
Sul gol annullato a Piccoli contro il Milan
“Sono episodi che succedevano tantissime volte quando giocavo. È caduto e si è rialzato.. l'arbitro lo ha guardato un secondo al VAR. Per me il gol è regolare. Quando noi andavamo a saltare in area arrivavano pugni nelle costole… Ho giocato contro Bergomi, Scirea, Baresi…Era il calcio più bello del mondo".
Sui tifosi del Lecce
“Il popolo leccese ti faceva sentire bene. Erano amici, persone che ti facevano sentire a casa. È difficile trovarne così in Italia. Seguono la squadra dappertutto. Dove vai a giocare trovi 3000-4000 persone sugli spalti”.
Su Mazzone
“È stato l'allenatore più importante della mia carriera, un padre per tanti. Era una persona straordinaria, un grande lavoratore dentro e fuori dal campo. Lo ricordano tutti bene, ha allenato grandissimi campioni e tutti riconoscono il suo valore”.
Futuro in giallorosso?
“Mi piacerebbe tantissimo tornare a Lecce, anche nel settore giovanile. I tifosi mi vogliono bene e non ci starei male. Quando ho allenato la Berretti abbiamo perso in finalissima”.