Sticchi Damiani: "Tante regole anche contraddittorie: difficile trovare quella giusta"
Il presidente del Lecce ha commentato Inter-Lecce e gli episodi arbitrali controversi
Il presidente Sticchi Damiani ha parlato ai microfoni di Piazza Giallorossa dopo Inter-Lecce.
Il (non) fallo di mano di Carlos Augusto
È davvero difficile ormai andare a trovare la regola giusta. Non voglio più fare polemica, tempo fa ho sollevato la questione: ci sono tante regole, alcune contraddittorie. Ho chiesto spiegazioni a fine gara sull'episodio e mi hanno detto che il gomito, pur aumentando il volume, ha una posizione del tutto naturale. Avrei mille obiezioni da fare perché non mi è sembrato un abbaglio talmente grande da far intervenire il VAR. Quante volte ci sono stati concessi rigori contro per movimenti naturali? È difficile districarsi in un mare di regole che crea incertezze. Pongo un problema di regole: per me ce ne sono troppe e ne vengono coniate nuove di domenica in domenica. A Roma è stato punito un tocco di unghia di Baschirotto… per me bisognerebbe limitare l'intervento del VAR agli errori clamorosi dell'arbitro, quindi pochi interventi ma necessari.
Come nasce il gol dell'1-0
Gonzalez non prende la palla di mano, quel fallo non c'è. Se qualcuno vede partite oltre la nostra trova situazioni analoghe; quindi non succedono solo a noi, sarebbe vittimismo dire ciò. Determinati errori accadono spesso, soprattutto contro le medio-piccole.
L'analisi della partita
La squadra mi è piaciuta, ha giocato a viso aperto senza fare le barricate. Un buon primo tempo ed un gol preso da una situazione che nasce da un non fallo di mano. Nella ripresa la squadra per 20 minuti ha creato tanto, poi un campione come Arnautovic ha fatto una grande giocata. Oggi abbiamo fatto molto bene, sono contento di questi ragazzi che stanno facendo un campionato davvero importante.
Il mercato di gennaio
Non vogliamo cedere assolutamente alle richieste sui nostri giocatori. Bisogna fare qualche innesto senza rovinare un equilibrio importante che si è creato. Ci sono contingenze tra infortuni ed altro.