L’oro con l’U21. All’Inter con Ronaldo. Il Lecce ed il pugno preso da Materazzi. Oggi fa il procuratore
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Bruno Cirillo, il protagonista della storia che vi vogliamo raccontare oggi, non si è mai risparmiato sul terreno di gioco, sia con la maglia del Lecce che con le altre divise indossate in carriera.
L’ex centrale difensivo ha portato sulla propria pelle i segni delle sue battaglie sul rettangolo verde, come quella volta che si è presentato davanti alle telecamere ferito dopo uno scontro con Materazzi.
Nel Salento ha vissuto due buone stagioni, scendendo in campo per ben 34 volte, condite da 4 reti, 3 di queste segnate nella massima serie.
Dopo l’avventura con il Lecce, Cirillo ha girovagato parecchio, con la Reggina come punto di riferimento ma con l’ambizione anche di provare esperienze lontano dall’Italia. Il classe ’77 si è spinto fino in India, portando il suo modo di essere anche in un calcio totalmente differente da quello italiano.
La sua carriera è terminata nella stagione 2014/2015 con la maglia della Reggina addosso, in quello che da sempre è stato il suo stadio. Bruno da giovane ha conquistato anche Moratti, che lo ha voluto personalmente all’Inter, sebbene poi l’esperienza con i nerazzurri sia stata tutt’altro che indimenticabile.
Ora, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha deciso di intraprendere una nuova carriera da procuratore sportivo e qualche giorno fa è stato ripreso mentre era in compagnia di Lorenzo Insigne e del suo agente.
Nonostante la sua costante presenza nel mondo del calcio, Cirillo ha sofferto di depressione e lo scorso 2 ottobre, attraverso un lungo post su Instagram ha voluto raccontare la sua storia, anche per aiutare tutti quelli che soffrono e se ne vergognano:
“Sono sempre stato un lottatore, sono riuscito a raggiungere e ad esaudire tutti i miei sogni attraverso incredibili sacrifici e senza mai mollare. Nel momento che ho deciso di smettere con il calcio giocato non mi sarei mai immaginato che mi stava aspettando una delle sfide più dure della mia vita: Depressione e Attacchi di panico. Eccomi qua a raccontarvi che piano piano e dietro un grande lavoro ci sto riuscendo, e una cosa che non auguro al mio peggior nemico. Ha cambiato la mia vita, avevo perso tutte le mie certezze, avevo paura di fare qualsiasi cosa, pensieri assurdi, involontariamente avrò ferito le persone a me vicine perché non ero più me stesso. Premetto che questo post non è assolutamente per ricevere like o follower, non me ne frega nulla, per me è una liberazione, un giorno. Nuovo e soprattutto è un MESSAGGIO a tutte quelle persone si trovano o si sono trovate nella mia stessa situazione , non Mollate tenete duro. Lottate, fatevi aiutare e soprattutto a chi vi e accantonare per capire e aiutare”.
Cirillo ha voluto raccontare il suo passato ed ora è pronto a riprendere in mano la sua vita ed a restare nel mondo del calcio, quello che da sempre lo ha appassionato.