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Nell'ultima settimana, il calcio italiano è stato al centro dell'attenzione per una vicenda che coinvolge alcuni dei principali esponenti del tifo organizzato di Inter e Milan, i quali sono stati arrestati. 

La procura sta portando avanti indagini per verificare eventuali reati e accertare responsabilità, anche da parte delle due società calcistiche, in relazione alle intercettazioni telefoniche che hanno fatto emergere nuovi dettagli.

San Siro

La questione ultras ha acceso un dibattito che va oltre il campo da gioco, sollevando interrogativi sul rapporto tra club calcistici e gruppi organizzati di tifosi. 

Come riportato dall'ANSA, il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi è intervenuto durante il Festival nazionale di Economia civile a Firenze, ha espresso il proprio punto di vista sottolineando che questo potrebbe essere il momento giusto per una svolta, invitando a cogliere l'opportunità per reagire in maniera decisa di fronte a situazioni che mettono in cattiva luce il mondo del calcio.

Le parole del ministro indicano la necessità di adottare misure concrete per contrastare le derive violente che possono nascere all'interno del tifo organizzato, coinvolgendo non solo i tifosi, ma anche le società e le istituzioni sportive. 

La vicenda continua a essere monitorata attentamente, con gli sviluppi delle indagini che potrebbero portare a nuove rivelazioni e, potenzialmente, a cambiamenti significativi nella gestione del fenomeno ultras in Italia.

Le parole di Abodi

Penso che lo stadio non sia una zona franca, un tifoso non può essere un delinquente.

Vorrei che lavorassimo tutti insieme per una distinzione netta, se sei un tifoso ci sono delle regole, se sei un delinquente e le violi non sei più un tifoso e non entri allo stadio.

I fatti che sono accaduti se diventano semplicemente cronaca e non lasciano il segno sono un'occasione persa, invece penso che dobbiamo cogliere l'attimo per un cambio di passo. 

L'immagine del calcio viene toccata da questi fatti solo se non ci sarà una reazione, se ci sarà una reazione sarà una risposta positiva, di un mondo sano, aggredito da fattori che con lo sport e il calcio non c'entrano niente.

Sull'incontro con Piantedosi

La prossima settimana incontrerò il ministro Piantedosi e troveremo nuove soluzioni in termini legislativi.

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