Cucciari: "Il mio Lecce non può tornare in B. Bisogna ritrovare l'abbraccio con i tifosi"

Le parole dell'ex centrocampista giallorosso al Nuovo Quotidiano di Puglia
Alessandro Cucciari, ex giocatore del Lecce tra il 1995 ed il 1997 e protagonista del doppio salto dalla serie C alla massima serie, è stato intervistato dal Nuovo Quotidiano di Puglia. Tra i vari temi affrontati, quelli relativi alla lotta salvezza dei giallorossi e non solo. Ecco un estratto delle sue parole.
Sulla salvezza
Il mio Lecce non può tornare in B dopo i due anni consecutivi nella massima categoria. Il mio Lecce deve fare il record delle tre stagioni in A che nel Salento è caro a tutti, al presidente Saverio Sticchi Damiani, a Pantaleo Corvino, alla società, ma soprattutto ad una città che lo merita e che amo.
Su Lecce-Como
Partiamo da una considerazione: il Lecce deve ritrovare l'abbraccio importante dei suoi tifosi. Il tifo giallorosso lo conosco bene. Sa esaltarsi ed esaltarti. Purtroppo ho letto della contestazione dell'ultima gara interna contro il Venezia. Ma i tifosi salentini sanno trascinarti.

Sul Lecce di Giampaolo
Il Lecce mi piace quando insiste con determinazione e con capacità. Giampaolo è un tecnico che sa il fatto suo, ha fatto sempre giocare bene le sue squadre, è venuto a Lecce per raccogliere risultati importanti sul piano personale, nel Salento la serie A ha un grande valore patrimoniale.
Sul piano tecnico-tattico non mi dispiace come nel complesso si muova il centrocampo, anche se in attacco conta soprattutto su Krstovic, che avrebbe meritato più fortuna contro la Juve.
Le rivali salvezza
I due punti di vantaggio sul Venezia dopo la vittoria dei veneti e sull'Empoli, rimasto fermo dopo la sconfitta con il Napoli, sono da corroborare prima delle ultime partite.