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A 40 anni Davide Moscardelli ha detto basta. La barba più famosa del calcio italiano ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo ma di non lasciare definitivamente il mondo dello sport, continuando il suo percorso a Pisa da collaboratore tecnico. Una carriera ventennale, fatta di sudore ed impegno nelle categorie inferiori per conquistare a quasi 30 anni la Serie A, ma poi decidere un po’ romanticamente di tornare giù, da protagonista, con l’obiettivo di far tornare nel calcio che conta società storiche come Lecce e Pisa. I suoi 2 anni al servizio della maglia giallorossa non sono sportivamente indimenticabili per il club a causa delle tante delusioni calcistiche, ma la sua è una figura rimasta nei cuori dei tifosi salentini per simpatia e dedizione al lavoro, ma soprattutto per la voglia di giocare qui nel Salento: una vera e propria scelta di vita. Arrivò nel 2014 scendendo addirittura dalla Serie A, dove ha giocato con frequenza con le maglie di Chievo e Bologna. Nei suoi due anni da giallorosso ha siglato 28 gol in 69 partite senza mai risultare banale: rovesciate e gesti funambolici che hanno fatto saltare di gioia i sostenitori del Lecce e hanno ammutolito chi lo etichettava troppo vecchio per acrobazie simili. Il vizio del gol non lo ha perso neppure nel suo ultimo anno di carriera a Pisa: 2 reti in 7 partite ed una rovesciata da capogiro in Trapani-Pisa 1-3, con la quale ha fatto ancora una volta il giro di tutti i social. Un vero professionista che dovunque si è fatto apprezzare sul campo ma soprattutto umanamente. Ad maiora, Mosca-gol.
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