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In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Saverio Sticchi Damiani ha affrontato diversi argomenti che interessano in Lecce da oggi e nei prossimi mesi. Questo il suo pensiero: “Atalanta? Ero curioso di vedere l’impatto che aveva avuto sulla squadra il 7-2 preso dall’Atalanta. Non vorrei che passasse il messaggio di uno schiaffo meno doloroso solo grazie alla maturità della nostra gente. Quando torneremo in campo dovremo ricordarci bene questi sette schiaffi, non possono essere gli applausi dei tifosi a farceli dimenticare. Contro l’Atalanta è arrivato un risultato pesante, non si può far finta di niente".
 
Il presidente aggiunge: "A me non piace perdere, anche se il calcio spettacolare e il volersela giocare può essere un valore. A Roma la squadra ci è arrivata un po’ stanca. Ma contro l’Atalanta ho visto una squadra un po’ passiva di fronte alle accelerazioni dell’avversario, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo subito troppo l’avversario. Non abbiamo subito cinque gol in un tempo perché ce la siamo giocata a viso aperto, ma perché siamo stati passivi. Quello di giocarsela sempre non deve diventare un alibi. Quota salvezza? Secondo me bisogna cercare di fare ancora quattro vittorie e un paio di pareggi, magari. Questa è la tabella per la salvezza in questo campionato. Ci sono molte variabili: ad esempio la Sampdoria ha ancora una partita da recuperare. E presto per dirlo, ma se riusciamo a fare altre quattro vittorie abbiamo ottime possibilità di salvarci e dando uno sguardo al calendario credo che siano possibili”.
 
  Sticchi prosegue: “Il cammino compiuto dal Lecce è stato strepitoso. Abbiamo fatto 25 punti, un bottino incredibile, va dato merito all’allenatore e ai ragazzi. Lo dico anche in virtù del fatto che i due investimenti più importanti della scorsa estate, Babacar e Farias, su cui abbiamo investito una fetta importante di budget già per averli in prestito, non sono stati spesso a disposizione. Liverani non ha potuto disporre di due calciatori presi per fare la differenza. Sono ragazzi eccellenti, a cui non si può davvero dire nulla dal punto di vista umano. Ma mi aspetto che adesso facciano la differenza. Ci sono altri calciatori che hanno fatto la differenza, adesso però devono prendere la squadra sulle spalle. Il mercato di gennaio è stato mirato all’immediato, a correggere il tiro in alcuni reparti. E mi sembra sia stato un ottimo mercato, sia in entrata che in uscita. È stato un grande mercato anche per le cessioni, senza le quali non avremmo potuto fare le operazioni che poi abbiamo fatto. Budget? È impensabile che il Lecce possa avere lo stesso budget dell’Atalanta, ovviamente. Non so come siano usciti quei numeri. Però ci tengo a dire che questa squadra è stata costruita con un budget nella media per una squadra che deve salvarsi. E quindi diciamo che abbiamo un monte ingaggi per cui abbiamo dovuto reinvestire tutti i ricavi, salvo una parte che è stata destinata al Via del Mare”.
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