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Non siamo propriamente quel genere di persone. Lo sapete. Ormai avete imparato ad amarci (e odiarci) in questi quasi 10 anni di attività. Tra alti e bassi siamo sempre riusciti a capirci, ad intenderci e, alla fine, ad apprezzarci. Ci vogliamo bene, no? Almeno oggi! Dicevamo. Non siamo quel genere di persone che fanno le sviolinate, che provano in tutti i modi a farsi volere bene da tutti. Abbiamo preferito non prendervi in giro ed essere noi stessi, rischiando - e in questo lavoro solo Dio sa quanto sia grosso il rischio - di essere impopolari. E' una scelta. E l'abbiamo fatta consapevolmente. Sotto l'Albero di Natale chiediamo di trovare Serenità. Con la "s" maiuscola. Ognuno di noi sa benissimo cosa sia la Serenità per sé o per la propria famiglia. Chi cerca un posto di lavoro, chi cerca di migliorare le proprie condizioni economiche, chi chiede un po' più di salute o, semplicemente, che la si conservi. Viviamo di piccole grandi cose che servono per farci stare bene e migliorare la nostra vita, quella dei nostri figli, e più in generale delle persone a cui vogliamo bene. Per un attimo mettiamo da parte il calcio che, in questo piccolo micro-cosmo che siamo riusciti a creare, sembra che sia la nostra unica vita. Siamo uomini! Ricordiamocelo sempre. Ricordiamocelo quando ci confrontiamo e quando cerchiamo di farci del male. Scartiamoli questi regali. Idealmente, facciamolo tutti insieme. Viviamo insieme la gioia di quando eravamo ragazzini. E' questo l'augurio che vi facciamo. Che vi faccio io e tutto lo staff: Francesco Romano, Marco Marini, Andrea Sperti, Pierpaolo Verri, Filippo Verri, Giulio Paliaga, Alfredo Capone, Giuseppe Semeraro, Francesco e Gabriele, e tutti coloro che in questo anno ci sono stati vicini, in qualsiasi modo. Ehi! Non andate via, eh? Che qui continuiamo a pubblicare, nessuno va in vacanza...

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