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Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, è intervenuto alla presentazione della seconda edizione del Codice di Giustizia Sportiva FIGC. 

Il numero uno giallorosso ha commentato anche gli ultimi episodi arbitrali che tanto stanno facendo discutere in queste ore, con il rigore negato alla Roma nel match contro il Monza, che nella dinamica ricorda molto il pestone di Piccoli nel famoso Lecce-Milan dello scorso anno. 

Il presidente del Lecce ha parlato di interpretazione delle regole e di come queste cambino di anno in anno, senza lasciare certezze nei giocatori e negli addetti ai lavori. 

Sono già venuto due volte a San Siro in stagione, questa è la terza. Almeno stavolta spero di non uscire con una sconfitta. Il tema principale è quello delle regole, non vado sulle polemiche, è evidente che ogni tanto alle piccole si dà un cartellino in più rispetto alle grandi. Ma parlo dal punto di vista generale e dico che sulle regole possiamo migliorare.

Sticchi Damiani

Cambia l'interpretazione 

Ogni anno vediamo che l'interpretazione cambia, perché ci si rende conto che applicando questa prassi si arriva a delle storture. Siamo sicuri che l'interpretazione sia giusta? Faccio un esempio concreto.

Interpretazione giusta? 

Oggi va tanto di moda lo step on foot: ci è stato detto che qualsiasi step on foot va punito, ma siamo sicuri che l'interpretazione fatta a monte sia giusta e non snaturi il gioco del calcio? Perché non possiamo allargare la sfera di chi può dare un contributo a queste valutazioni? È la mia domanda, una provocazione. 

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