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Paolo Baldieri, ex attaccante del Lecce, ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno del nuovo progetto giallorosso ed in particolar modo del reparto offensivo. Questo il suo pensiero: "I numeri indicano chiaramente che la prima linea del Lecce dovrà essere del tutto rifondata. Mentre in difesa ed a centrocampo, qualora si decidesse di confermare tutti i giocatori che sono sotto contratto ci sarebbe già una base di partenza, in attacco non è così. Il solo Falco ha esperienza di A e di B. Per caratura tecnica, sarebbe un tassello importante nell’ottica della prossima annata, ma bisognerà vedere se resterà oppure se andrà via, stante il fatto che, da ciò che si legge, ha richieste dalla massima serie. Se è così, occorrerà mettere in conto la possibilità che voglia cimentarsi ai massimi livelli". Baldieri continua: "Personalmente non considero Falco una punta in senso classico. Pertanto, ammesso che il tarantino resti, serviranno comunque quattro innesti, tra i quali due dovranno essere dei centravanti, ovvero calciatori in grado di fungere da punto di riferimento avanzato, di tenere palla quando necessario, di fare salire la squadra. Il neo responsabile dell’area tecnica Corvino non ha certo bisogno di consigli su come allestire una rosa, ma è chiaro che, per nutrire ambizioni di promozione, sia indispensabile segnare e per farlo bisogna contare su un attaccante da 16/18 gol a stagione. Già affermato oppure che sia in grado di raggiungere per la prima volta un simile bottino, com’è accaduto a La Mantia nel 2018/2019".
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