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La partita dell'Allianz Stadium ha visto la Juventus passare sul Lecce per 2-1. La squadra bianconera fa tutto nel primo tempo con Koopmeiners, dopo soli due minuti, e Yildiz, al 33°. Nella ripresa, la squadra di Tudor cerca di gestire il vantaggio, ma all'88° Baschirotto accorcia le distanze e porta il risultato sul definitivo 2-1. 

 

Diverse situazioni da recriminare per il Lecce

La squadra di Giampaolo ha comunque offerto una buona prova soprattutto se si considera che dopo un minuto era già in svantaggio, e considerando anche che il Lecce recrimina per un calcio di rigore non assegnato ai giallorossi pochi minuti prima del 2-0 bianconero, per un fallo di Renato Veiga su Krstovic

 

Juventus Lecce il fallo su krstovic

 

Egidio Ingrosso, nel suo classico ragguaglio del giorno dopo sulla sua pagina social, commenta in questo modo la sfida, analizzando sia gli errori arbitrali ('non ha dato l'ultima chance di pareggiare al Lecce') e la prestazione dei giallorossi, ed in particolare le scelte di Giampaolo.

 

Le parole di Egidio Ingrosso

Quando le decisioni arbitrali sbagliate sono così evidenti e determinanti per il risultato finale, commentare tecnicamente la partita non è facile, perché le componenti emotive e prestazionali dei calciatori delle 2 squadre vengono manipolate da queste ambigue decisioni.  

Premesso ciò, Giampaolo ha cercato di cambiare le carte in tavola per non dare punti di riferimento agli avversari ed ha schierato una squadra guardinga che in fase di non possesso palla si è schierata con 5 difensori, 4 centrocampisti e 1 attaccante cercando di chiudere gli spazi alle giocate juventine.  

Questa nuova sistemazione tattica doveva servire ad arginare le giocate codificate dei ragazzi di Tudor, giocate che prevedevano il passaggio della palla in profondità, con conseguente passaggio indietro per chi andava a rimorchio in appoggio al compagno e palla subito in avanti alla ricerca dell'inserimento nello spazio libero del terzo uomo. Terzo uomo che effettuava tagli repentini alle spalle dei calciatori leccesi e che servivano a scardinare le certezze difensive. 

Poi, la difesa alta doveva essere accompagnata dal pressing dei centrocampisti sul portatore di palla che non è mai avvenuto in maniera aggressiva nella prima frazione di gioco, questo ha favorito le giocate in verticale di Locatelli e compagni facendo sembrare la Juve, nel primo tempo, una squadra che andava a velocità superiore rispetto a quella giallorossa.

I 2 gol subiti dal Lecce nella sola prima mezz’ora di gioco, sono la conseguenza di queste azioni juventine. Poi, nel secondo tempo, quando i ritmi di gioco della Juve sono rallentati è uscita la voglia di rivalsa del Lecce che ha cercato in tutti i modi di recuperare il match, ma alla fine si è scontrato contro il muro alzato dall'arbitro Zufferli, che ha deciso di non dare l'ultima chance di pareggio alla squadra salentina omettendo il fallo del difensore bianconero su N’Dri.

Ora il pallone diventa sempre più pesante da gestire e le partite sono decisive e tutte di vitale importanza. Serve mantenere la calma, tenere la barra dritta e che tutti remino dalla stessa parte. I limiti di questa squadra sono evidenti, ma adesso dobbiamo aiutare il nostro Lecce a colmare il gap con le altre squadre con l'unica arma a nostra disposizione e cioè la spinta emotiva che l'amore dei tifosi per questi colori sa dare.

Uniti si vince.

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