Rocchi, designatore arbitrale: "Tempo di recupero? Per noi è un problema"
Insieme a lui, anche l'arbitro Guida parlano della possibile risoluzione delle perdite di tempo
Al Viola Park di Firenze, il moderno impianto di proprietà della Fiorentina di Rocco Commisso, si è tenuto il 25° Memorial Vannucci.
Durante la serata c'è stato tempo per focalizzarsi anche sulle questioni arbitrali, dove i protagonisti sono stati l'arbitro Marco Guida ed il designatore arbitrale Gianluca Rocchi.
I due hanno cercato di chiarire come si intende risolvere determinati problemi atavici del gioco del calcio, come le perdite di tempo ed il gioco effettivo. Ecco le loro parole riportate da Tuttomercatoweb.com.
Le parole di Guida
Al momento le nostre possibilità sono di cercare di ridurre il più possibile le perdite di tempo, specie nelle azioni morte e quindi velocizzare la ripresa del gioco. Questa è una cosa sulla quale stiamo provando a lavorare.
Le parole di Rocchi
Risolveremmo un problema, per noi il tempo di recupero è un problema. Ci sono state partite da 44 minuti effettivi contro altre da 62. Se arriva, è un cambiamento importante anche strutturale, con tanto di cronometrista, ma non spetta a noi bensì all'IFAB. Non c'è solo la Serie A.
A questo proposito, qualche settimana fa si era parlato di una modifica al regolamento per evitare che i portieri tenessero il mano il pallone per più del tempo stabilito, andando a modificare la norma numero 12, comma 2.
La modifica prevede, tra le altre cose, l'alzata di mano dell'arbitro che dovrà avvisare del tempo rimanente per la ribattuta.
Questa regola ovviamente, prima di entrare effettivamente in vigore, dovrà superare un periodo di test.