Udinese-Empoli non finisce più: botta e risposta tra i dirigenti dopo le polemiche di ieri
Hanno parlato sia il direttore generale del club friulano che il presidente dei toscani
Lo scontro salvezza di ieri tra Udinese ed Empoli non è durato soltanto 105 minuti sul terreno di gioco. Le due società, infatti, attraverso dei botta e risposta rilasciati a vari organi di stampa, stanno continuando a polemizzare riguardo le scelte arbitrali. Infatti durante la sfida non sono mancate le polemiche, tra l’annullamento del gol del vantaggio dei toscani firmato da Maleh e il rigore concesso ai friulani dopo oltre 10’ di recupero per la rete del definitivo pareggio.
Le dichiarazioni del presidente dell’Empoli
Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, ha commentato gli episodi arbitrali della partita di ieri:
Non abbiamo tempo di piangerci addosso, ma di vedere la partita con la Roma come un’opportunità, vivendo la settimana alla ricerca di risorse fisiche e mentali. La partita di ieri con l’Udinese? Il mio giudizio sugli episodi conta il giusto, non siamo nelle condizioni di alzare la voce e portare risultati come fanno altri, in questo momento non abbiamo tempo e non è neanche giusto. Sia il gol annullato che il rigore a tempo scaduto sono episodi gravi, ma lo sappiamo da inizio campionato che ci sarebbero potute capitare cose così. Rispetto ad altri presidenti magari ho meno forza mediatica e non posso determinare… Ora però concentriamo attenzioni e energie sulla partita contro la Roma, tutto il resto ci distrae, magari all’ultima giornata si riequilibra tutto.
La replica del direttore generale dell’Udinese
Queste, invece, le dichiarazioni di Franco Collavino, direttore generale dell’Udinese:
Abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri, a partire dall’annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare, il volto ed il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore, per cui l’intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi, considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito.
Analizzando gli episodi nella loro totalità, dobbiamo rammentare, invece, come il calcio di rigore concesso senza esitazione all’Empoli ci lasci perplessi. Le immagini evidenziano come i due giocatori arrivino insieme sulla palla, anzi, l’attaccante dell’ Empoli intervenga con la gamba tesa. Non comprendiamo neanche le lamentale sul prolungamento del tempo di recupero, inizialmente di 5 minuti, concesso da Guida durante il quale si perde 1’15” per l’esultanza del gol di Niang, 1’05” per i crampi di Luperto e 1’25” per la battuta di calcio di punizione a nostro favore. Per cui i numeri confutano anche questa tesi sul rigore a nostro favore fischiato oltre la fine del recupero, ulteriormente protrattosi per un problema tecnico in sala Var. Rigore, peraltro, cristallino e che avrebbe dovuto comportare l’espulsione diretta di Fazzini trattandosi di una chiara occasione da gol negata.
Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazione arbitrali allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente, confidando in una corretta comunicazione anche verso gli arbitri, che devono avere la serenità necessaria per condurre le partite, soprattutto in questa fase decisiva del campionato. Udinese è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti.