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Prova di testa e cuore per il Lecce a Reggio Calabria, ma anche inaspettatamente involutiva sotto il profilo del gioco. Un solo tiro nello specchio della porta per gli uomini di Corini (deviato) e un solo gol. Per il resto una partita ordinata e maschia in fase difensiva, come non si vedeva da tempo, nonostante il direttore di gara abbia preso due abbagli colossali e rischiato di portare la Reggina laddove il Lecce non stava permettendo arrivasse, cioè al pareggio. Prima con un rigore inventato (splendido Gabriel) offerto agli uomini di Baroni, poi con la seconda ammonizione gratuita comminata a Coda. Lecce in dieci e sofferenza fino al triplice fischio. Corini schiera la coppia difensiva che nelle intenzioni estive sarebbe dovuta essere quella titolare, cioè Dermaku e Lucioni; a sinistra c'è Zuta mentre a destra Adjapong. Nella linea mediana oltre al solito Tachtsidis perno centrale vi sono Bjorkengren a destra ed Henderson a sinistra, con Mancosu dietro alle due punte Coda e Stepinski. Il Lecce sembrerebbe essere in una di quelle giornate in cui nn scende proprio in campo: Mancosu avulso dalla manovra, Biorkengren troppo timido, Henderson cerca di sostituirsi ai compagni ma lo fa male, gli esterni non accompagnano l'azione; nel complesso una squadra che vive aggrappandosi ai sussulti di Coda e Stepinski; almeno per tutto il primo tempo che finisce comunque con il risultato 1-0, grazie ad un gol di tacco segnato proprio dalla punta polacca. La ripresa è sulla stessa falsa riga dei primi quarantacinque minuti: il Lecce in fase propositiva è assente, anzi il direttore di gara le complica le cose anche in quella difensiva, inventandosi rigore ed espulsione. Partita nervosa con i salentini che alla fine conteranno tanti ammoniti tra le loro fila, come forse non era mai accaduto in questo torneo, ma porta a casa tre punti preziosissimi. Nel big match di domenica contro l'Empoli, Corini dovrà fare a meno di Coda (verrà squalificato) e probabilmente di Dermaku (ennesimo guaio muscolare). Rosa ancor più risicata quindi, la speranza è che il tecnico giallorosso ritrovi il vero Lecce in entrambe le fasi; squadra che a Reggio Calabria, se non altro, ha dimostrato di essere sulla strada giusta per poter diventare un "gruppo vero" così da lottare nelle avversità che in questo lungo torneo sono sempre in agguato.
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