Corvino: "D'Aversa non è un violento. Gotti ha accettato la sfida"
Il direttore generale dell'area tecnica ha presentato Gotti in conferenza stampa
Pantaleo Corvino ha presentato mister Gotti in conferenza stampa, svariando tra più argomenti.
Sull'episodio di D'Aversa e sulle critiche
Quello che è successo domenica mi ha colpito. Conosco D'Aversa da vent'anni, non è un violento, è una persona per bene. Non ha fatto quello che ha fatto perché è violento. Dobbiamo essere giudicati dalle tante persone che ci stimano, non dalle poche persone che girano sui social.
Su Gotti e la piazza
Lo conosco da anni. Gli ho proposto una sfida e l'ha accettata. Lo ha detto perché crede nella squadra e nel suo lavoro. Gli ho detto che qui c'è una passione smisurata che non ha pari in Italia. Noi non siamo all'altezza della passione dei nostri tifosi, ma facciamo gli sforzi che possiamo con quello che ci dà la società. Facciamo quello che c'è sul mercato con le nostre risorse. La cultura delle cadute ci deve essere. Dobbiamo abituarci alle cadute, alle sconfitte, perché se cadiamo come lo facciamo noi possiamo rialzarci.
La società
Sono arrivato qui e mi è stato chiesto di mettere a posto il bilancio. Ho accettato una situazione del genere dopo aver fatto la Champions League, l'ho fatto per il mio territorio. Nessuno mi ha chiesto di vincere. Abbiamo vinto la Serie B e ci siamo salvati in Serie A. Gli allenatori però lavorano in un ambiente dove se perdono due partite devono andare via. Siamo orgogliosi di avere un club in Serie A senza debiti. Facciamo investimenti oculati per non creare debiti. Appena non arrivano i punti si criticano la società e gli allenatori. Si può lavorare così?
La scelta degli allenatori
Baroni ha vinto il campionato di B e si è salvato in A. D'Aversa oggi sarebbe salvo. Vuol dire che gli allenatori che abbiamo scelto sono stati all'altezza. Nonostante quando ho preso Baroni i primi commenti erano negativi dopo le prime giornate di Serie B. Si diceva che non fosse allenatore di Serie A, e alla fine si è salvato in Serie A. Oggi sento che Baroni ha l'apprezzamento di molti. Fra D'Aversa e Baroni, in 66 partite disputate in Serie A, il Lecce non è mai stato nelle ultime tre posizioni in classifica. Nonostante i nostri allenatori abbiamo gestito un gruppo con un monte ingaggi da 8,5 milioni netti in Serie A.
Su D'Aversa
Vogliamo come società rivolgere il ringraziamento a Roberto D'Aversa, per tutto l'impegno, tutto il lavoro, tutti gli sforzi fatti per dimostrare di essere all'altezza del compito che gli era stato affidato. D'Aversa si è dimostrato all'altezza di quello che chiedevamo, a lui va il nostro ringraziamento.
Il momento in casa Lecce
Nelle ultime ore ci siamo trovati ad affrontare situazioni improvvise, che non pensavamo di dover affrontare. I fatti accaduti domenica hanno portato la società a prendere decisioni inaspettate, in seguito al quale abbiamo avuto il problema di trovare il sostituto di D'Aversa. Sono state due situazioni molto difficili da affrontare. Lo sforzo del management è quello di proporre alla società il tecnico giusto. Abbiamo fatto tutto in poco tempo.
Sul Lecce di D'Aversa
Veniamo dipinti come integralisti, che si fermano a un solo modulo. Siamo responsabili, abbiamo il dovere di guardare quello che ci succede intorno. Ognuno si fa un'idea su un allenatore ed è giusto, ma io devo pensare anche a chi la pensa diversamente. Con D'Aversa non siamo mai stati nelle ultime tre. Forse abbiamo perso la nostra dimensione, se ci salviamo in Serie A abbiamo fatto un miracolo. L'importante è che ci sia equilibrio finanziario, la settimana scorsa la Covisoc mi ha fatto i complimenti, dicendo che non c'è altro club in Italia come il Lecce. Noi vogliamo dimostrare che si può fare un calcio in un certo modo. Come posso pensare di mandare via un allenatore che sta sempre fuori dalla zona salvezza. Perché dovrei mandare via l'allenatore? Perché la squadra non gioca bene? Quali sono le squadre che giocano bene. Ho visto il Verona vincere come l'anno scorso, con un solo tiro in porta.