A lezione da Luca Gotti: il maestro dell’essenzialismo

Questa mattina abbiamo deciso di scomodare i grandi della filosofia. Leibniz, Galilei, Suarez e perfino Popper hanno parlato di essenzialismo, ossia quella speculazione filosofica che si basava sulla ricerca dei principi essenziali, intesi come realtà definitive per ciò che era visibile e conosciuto.

Il Lecce di Luca Gotti è essenziale. Nel senso più letterale del termine. Da quando il tecnico è arrivato sulla panchina giallorossa la squadra salentina ha segnato poco e subito poco, conquistando una salvezza lo scorso anno e 4 punti in 4 gare in questa stagione. Un bottino niente male sul quale costruire le proprie speranze di permanenza in Serie A. 

I numeri di Luca Gotti sulla panchina del Lecce

Il tecnico veneto ha ottenuto 17 punti in 14 partite di Serie A sulla panchina del Lecce, con annesso passaggio del turno in Coppa Italia contro il Mantova.

Questi risultati sono arrivati grazie agli 8 gol siglati tra la scorsa stagione e questa – a dire il vero quest’anno il Lecce ha esultato in una sola occasione grazie alla rete di Krstovic contro il Cagliari – e nonostante i 15 gol subiti. Praticamente poco più di uno a partita. 

7 clean sheet

In realtà, il Lecce ha subito 15 gol in 14 gare con Gotti in panchina ma nella metà delle sfide ha chiuso con la porta inviolata. Questo dato, molto più che altri, rappresenta una statistica inusuale per il club salentino nella massima serie. La compagine giallorossa, infatti, è abituata ad incassare almeno un gol a partita e costretta a segnarne almeno due per ottenere i 3 punti.

Questa solidità difensiva, quindi, è assolutamente da preservare e conservare anche in futuro ed è frutto del lavoro certosino da parte del tecnico e del suo staff. 

Ora l’obiettivo è quello di diventare più pericolosi sotto porta. Se il Lecce trova l’equilibrio giusto anche lì davanti, il popolo salentino può davvero sognare.