Lecce parle français: ma le nazionalità sono tante
Il club salentino è diventata una vera e propria multinazionali e nello spogliatoio si parlano tante lingue
17. Tanti sono i Paesi rappresentati al momento all’interno dello spogliatoio giallorosso. Si può parlare, quindi, di un Lecce come una multinazionale, nella quale si riesce a comunicare grazie all’unica lingua universale che conoscono tutti: quella del calcio.
Eppure, c’è un Paese maggiormente rappresentato
Eppure, abbiamo un Paese che può contare cinque rappresentanti all’interno dello spogliatoio giallorosso. Stiamo parlando della Francia di Remi Oudin, Valentin Gendrey, Alexis Blin, Mohamed Kaba e Balthazar Pierret.
Una vera e propria colonia transalpina con questi giocatori, quasi tutti centrocampisti a parte il laterale difensivo, che possono trovarsi a proprio agio parlando la propria lingua e condividendo l’amore per il proprio Paese d’origine.
In realtà, Blin, Gendrey ed Oudin sono insieme ormai da due anni ed hanno creato un bel gruppo, affiatato in campo e fuori dal rettangolo verde. A questi si è unito poi Kaba, ragazzo giovane e parecchio sfortunato, con la rottura del legamento crociato che ha condizionato una stagione già segnata da diversi problemi di natura fisica.
Adesso, siamo sicuri che anche Pierret sarà accolto a dovere in questo gruppo, con l’obiettivo di creare uno spogliatoio sano e compatto.
Le altre nazioni
Per la Spagna abbiamo Gonzalez e Morente, mentre l’unico argentino del gruppo al momento è Pierotti, l’unico tedesco Früchtl ed i due danesi Corfitzen e Dorgu.
Passando, invece, dai Paesi balcanici troviamo Krstovic (Montenegro), Pongracic (Croazia), Berisha e Ramadani (Albania).
Ottima rappresentanza anche per il continente africano con l’angolano Gaspar, lo zambiano Banda, il tunisino Rafia, l’italo marocchino Maleh.
Di italiani, infine, oltre a mister Gotti, ci sono anche Falcone, Baschirotto, Bleve, Brancolini, Venuti, Faticanti, Gallo e Sansone.
Insomma, tante nazionalità tenendo conto anche dei giovanissimi che vengono un po' da ogni parte d’Europa e del Mondo. Il Lecce targato Pantaleo Corvino è tornato ad essere una multinazionale ed a noi piace così