Bruno: "In Serie A non si marca più a uomo. E su Pongracic..."
L'ex difensore di Lecce e Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una recente intervista
Pasquale Bruno, salentino doc, è stato un forte difensore ricordato come uno dei giocatori più duri nella storia del calcio italiano. Soprannominato O'animale per la sua foga agonistica, nella sua carriera ha collezionato svariate espulsioni proprio per il suo atteggiamento impetuoso e travolgente. Per gli attaccanti avversari, infatti, affrontarlo non era mai una piacevole esperienza.
Nel corso di una recente intervista, rilasciata ai microfoni di “Radio FirenzeViola”, l'ex giocatore di Lecce e Fiorentina ha analizzato alcune tematiche, riguardanti soprattutto la situazione degli attuali difensori del nostro campionato italiano e spendendo, anche, alcune parole su Marin Pongracic, lo scorso anno in giallorosso e adesso invece in quel di Firenze dove sta incontrando non poche difficoltà nell'ambientarsi all'interno del nuovo gruppo e dei nuovi meccanismi tattici del suo attuale allenatore Raffaele Palladino. Queste le sue dichiarazioni:
Sui difensori del campionato italiano
In Serie A ogni cross che si fa c'è un gol, con i difensori che guardano la palla e non marcano l'uomo. Ieri ho visto Parma-Cagliari: è mai possibile che i ducali vadano a prendere due difensori stranieri come quelli che hanno giocato (Osorio e Balogh, ndr). Io ho marcato Van Basten che era più alto di me e cercavo di toccarlo per non fargli prendere la palla. Vedo in panchina tecnici con ipad, computer, ecc., poi vedo certi errori: ma allora per cosa vengono pagati? Secondo me servirebbe un tecnico che insegna i fondamentali della fase difensiva.
Un difensore deve essere forte e può migliorare con degli accorgimenti, ma se uno è scarso non è che marcando a uomo migliora. La Roma con il Venezia prende gol perché Mancini sta a sette metri dall'avversario.
Su Pongracic
E' un buon giocatore ma un conto è giocare nel Lecce, un conto alla Fiorentina".